Coutinho e le sorprese di S.Siro

Coutinho – Stramaccioni ha vinto mandando in campo il ventenne talento brasiliano, che con il varo del 3-5-2 a Verona sembrava destinato a scomparire nella saudade. E invece si cambia ancora, con il 3-4-1-2, e la consegna a Cou di pressare il portatore di palla e rientrare a centrocampo. Cou svolge benissimo il compito difensivo e si scatena in attacco, dando il là all’azione del rigore con una grande giocata e innescando diversi contropiedi.

 

Contropiede – Eh sì, perchè l’altra chiave di volta della partita è stata quella di lasciare il pallino del gioco alla Fiorentina, ripartendo in contropiede. Gli uomini non mancano, oltre al già citato Coutinho, Nagatomo in particolare e talvolta Zanetti appoggiano le ripartenze, con Cassano e Milito finalizzatori. Ma in rosa ci sono anche Guarìn e Pereira che sono adatti a ripartire in velocità.

Il rovescio della medaglia è che in certe circostanze ci siamo fatti schiacciare troppo, paradossalmente proprio quando la Fiorentina è rimasta in dieci.

 

Milito e cassano esultano dopo il primo gol

L’episodio dell’espulsione di Rodriguez – E comunque sia l’espulsione è stato un altro elemento decisivo della partita. Pur mantenendo la supremazia territoriale, la Fiorentina in dieci non ha più creato occasioni nitide da rete. Il fattore Rodriguez è stato decisivo anche per l’1-o, visto che è stato il difensore argentino a commettere anche il fallo di mano.

Questo non vuol dire che tutti gli episodi sono andati a nostro favore, la traversa di Milito nel primo tempo è scalogna nera.

 

Mancato terzo gol – Certo, si è sofferto fino alla fine, e questo perchè non si sono concretizzate due occasioni per il terzo gol e non si è concluso almeno un contropiede a campo aperto. Lo si poteva pagare caro nel finale, quando non siamo più usciti dalla nostra metà campo.

Resta il più bel primo tempo della stagione, contro un avversario di primissimo livello. E la prima vittoria a S.Siro. Ora continuità.

 

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