Così Mazzarri divide i tifosi: i critici, gli influenzati e gli esemplari

Milano, Piazza della Scala
Milano, Piazza della Scala

Oggi Mazzarri ha tracciato una linea: da una parte la curva, gli “esemplari”, quelli che hanno capito, che appoggiano squadra, società e allenatore incondizionatamente. Dall’altra gli eretici, che fischiano, quelli che si fanno influenzare dai critici, perchè evidentemente, per Mazzarri e chi lo consiglia, non sono in grado di guardarsi la partita e farsi un’idea propria. Troppo semplice pensare che lo spettacolo al pubblico pagante non è gradito, ci dev’essere per forza dietro una lobby che li condiziona. In questo modo si divide la tifoseria tra i “veri interisti” chiusi nel fortino e gli interisti da espellere, da tenere fuori dal fortino e tra non molto perchè no da accusare di intelligenza col nemico, una logica-paranoia del complotto dal sentore stalinista. C’è una degenerazione o una strumentalizzazione delle parole che disse Mourinho sulla “prostituzione intellettuale”, che ora vengono usate per abolire ogni opinione critica all’interno dell’ambiente interista. Tutto questo si presta anche alle strumentalizzazioni extracalcistiche di chi vorrebbe trasformare l’Inter da una squadra di calcio ad un delirante movimento di opposizione antisistema, ma questo è un altro discorso.

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