“Sono in questo ambiente da un anno, ho parlato con diversi tifosi illustri e ho capito cosa vogliono: sarà una squadra con un’anima, che non molla mai, che prima di tutto lotta, che se la gioca con tutti, dà fastidio a tutti, come sono le mie squadre”. Proviamo ad immaginare un allenatore di una neopromossa, a parte i tifosi illustri che per sua fortuna non avrebbe (e che fortuna non avere un circo ambulante di artisti, presentatori e vip vari che twittano alla corte dell’ex presidente), queste parole potrebbero andare benissimo per presentare la stagione, e allora c’è qualcosa che non va, perchè queste parole le ha dette l’attuale allenatore dell’Inter. Che l’Inter se la giochi con tutti è il minimo sindacale, quello che vogliono i tifosi dell’Inter è una squadra non solo che se la gioca, ma che gioca e vince, che impone il suo gioco, che non si limita a lottare, ma valorizza il talento. E che si pone degli obbiettivi. Puntare tutto sul cuore e la grinta va bene per una squadra dai mezzi tecnici modesti, per una provinciale, ma non per l’Inter, una squadra che anche in questo momento storico negativo ha delle buone individualità, magari non paragonabili ai campioni degli anni passati (ma qualcuno lo potrebbe diventare), ma in grado di essere competitiva in un campionato di terza fascia come quello italiano.
Dà fastidio a tutti… e ci mancherebbe anche? Anche una zanzara “dà fastidio” ad un elefante… crede di essere ancora alla Reggina questo qui?
Inviterei il presidente Thohir e i responsabili della comunicazione a impedirgli di fare conferenze stampa e qualsiasi tipo di dichiarazioni perchè ogni volta che parla il piangina fa dei danni incalcolabili al marchio inter.
A proposito gira già la voce tra gli amici di Piagnarri di quanto Kovacic sia migliorato sotto la sua gestione… A parte che uno con quelle qualità e quella testa già a 18 anni era ovvio che migliorasse ulteriormente, ma siccome io le partite dell’inter le ho viste tutte, ricordo grandi partite del croato anche sotto la gestione Stramaccioni (inter-lazio con “nonno” rocchi davanti). Per non parlare di quando l’Archimede di San Vincenzo gli preferiva Taider… e ho detto tutto!