“Inter-Juventus può permetterci di capire se possiamo restare in testa. Una vittoria ci darebbe consapevolezza!” Così Mancini lancia questo messaggio sul suo profilo facebook, a poche ore dal derby d’Italia. Una sfida che così assume significati che solitamente non si danno ad una gara di metà ottobre. Ma se l’Inter vincerà aspettiamoci un Mancini che parlerà apertamente di scudetto, perchè in questa settimana nessuno si nasconde, nel paese solitamente della pretattica questa volta arriviamo a questa sfida con tutte le carte scoperte. Da parte juventina si è detto chiaramente che bisogna vincere a tutti i costi, perchè in caso di sconfitta addio scudetto, da parte interista si punta apertamente ad usare la partita di domani come trampolino di lancio, con uno spirito bauscia lustrato a lucido. E il pubblico risponde presente, con San Siro esaurito da giorni. La maledetta sosta della nazionale fa il resto, pompando a dismisura le aspettative, che possono essere colmate solo da quello che poi alla fine conta, il risultato, per rendere una notte piena di quelle emozioni che solo certe sfide sanno dare. Sugli spalti ci sarà anche Thohir, che due anni fa è diventato il presidente dell’Inter. Riservato, ma deciso, Thohir pensa in grande, vuole una serie A più competitiva e un San Siro più smart, ma domani gli occhi e le domande saranno di nuovo tutti per Massimo Moratti, dopo i rumors che lo danno in procinto di cedere le sue quote ad un misterioso investitore arabo, ma si dice dello stesso paese che si è comprato già i grattacieli di Porta Nuova. Nel nostro piccolo non possiamo che dire Massimo pensaci bene, sarebbe triste vendere la nostra identità.