Le ultime conferenze di Conte
Al termine del pareggio con lo Slavia Praga il tecnico nerazzurro Conte ha chiesto scusa per la pessima prestazione. Alcuni hanno ritenuto esagerato o eccessivo scusarsi, in fondo non si è perso, ma pareggiato. Invece no, questo è un segno della mentalità vincente dell’allenatore, un vero Stakanov della panchina che nella notte da san Siro si è recato direttamente ad Appiano Gentile per analizzare gli errori dormendo direttamente in sede.
In conferenza stampa l’ex ct della nazionale ha detto come la squadra non ha fatto quello che si era preparato in allenamento
ma anche aggiunto di non essere riuscito ad incidere e preparare al meglio la partita.
Negli spogliatoi ci sarebbe stato anche un alterco tra Lukaku e Brozovic, sulla vicenda è tornato lo stesso Conte oggi in conferenza stampa, sottolineando come ci sono delle “lacune” all’Inter dove non si riesce a “proteggere” lo spogliatoio come in “altri club”, non facendo filtrare all’esterno certi fatti. Il fatto che sia sempre stato così – ha poi aggiunto – non vuol dire che va bene. “Dobbiamo cambiare le cattive abitudini tutti insieme”, ha chiosato.
Certamente condivisibile nei contenuti, le parole usate però sono state molto dure, lo stesso Conte da due e tre conferenze appare eccessivamente nervoso e finisce con alimentare questo inaspettato clima di tensione emerso diciamo dal post Udinese, quando Conte ha polemizzato anche con Sarri, dicendogli sostanzialmente che non può più fare la vittima ancora, ora che è l’allenatore della Juve, che il toscano sosteneva quando era al Napoli essere la squadra del “sistema”. Un discorso in realtà più da juventino e rivolto al passato. Il tecnico pugliese forse ora deve calarsi nella realtà Inter mettendo da parte altre vicende, giusto anche cambiare “le cattive abitudini”, ma non con l’accetta, dove peraltro in quest’ottica rimane la perplessità di aver abolito l’inno “pazza Inter” allo stadio.