Il problema principale dell’Inter, o se vogliamo uno dei problemi, è la difficoltà dei mediani d’impostare il gioco. Fermo restando che manca un playmaker a questa squadra – e ieri a Bologna si è sentita la mancanza di Kovacic – la “colpa” è anche dei compagni che scappano sempre in avanti allungando la squadra e non venendo mai incontro. Un problema che ci si trascina dai tempi di Mazzarri. Giocatori come Medel, Kondogbia o Felipe Melo non hanno nelle corde passaggi di trenta-quaranta metri, e così vanno in difficoltà. Per questo motivo penso che in questo momento il modulo migliore sia il 4-4-2/4-4-1-1, con due esterni non alti, ma quasi in linea con i due mediani e possibilmente due attaccanti molto mobili, che vengano incontro o comunque dettino il passaggio. Non sono mai stato un amante del 4-4-2, moduli che associo a tecnici a me non simpatici – come a tutti gli interisti – quali Lippi e Capello, ma credo davvero che questa sia la soluzione migliore. Un modulo che può apparire banale e schematico, ma che dà molta solidità e riferimenti, e d’altronde cos’è il più cool 4-2-3-1 se non un 4-4-2 ritoccato? Mancini spinge i suoi giocatori a fare la giocata, ma credo che in questo momento la squadra abbia bisogno di certezze e giocate semplici, inoltre, centrocampisti come Brozovic e Kondogbia si trovano benissimo in un centrocampo a due e non sembrano a loro agio a tre. (segue sotto)
Ma il 4-4-2 può essere un modulo molto offensivo, quasi un 4-2-4, pensate se gli interpreti fossero Biabiany a destra, Perisic a sinistra, Jovetic e Ljajic in attacco. Forse troppo per gli equilibri dell’Inter attuale. Già, poi mancherebbe Icardi. Si può fare a meno del Maurito capitano? Può sembrare un’eresia, ma in qualche partita potrebbe anche capitare. Lui è fortissimo, ma deve cambiare atteggiamento e quelle parole a fine partita di ieri (“segno se me la passano”) non vanno bene, sopratutto se indossi la fascia che fu di Zanetti. Ci vuole un cambio di rotta. Sabato sera arriva la Roma e ci vorrà molta umiltà, i favoriti sono loro e l’Inter dovrà giocare da squadra, per questo penso che Mancini dovrebbe affidarsi a uomini pronti al sacrificio come Brozovic, Medel, Perisic, ma anche di personalità come Guarin e Jovetic e chiedere qualcosa in più ad elementi come Ljajic e Icardi. Ad ogni modo, uno di questi sopracitati dovrà rimanere fuori, a Mancini la scelta. Ljajic, molto elogiato da stampa e tifosi dopo Bologna, ma mi pare che possa dare molto di più e debba mettere da parte certi atteggiamenti che lo hanno reso protagonista in negativo anche in Emilia. Icardi, deve fare quello che gli dice l’allenatore e non aspettare solo l’assist dei compagni. Dietro, detta così, siamo a posto. Con Miranda ci sono solo certezze, Murillo qualche sbavatura la compie, ma è in gamba, mentre Santon e Jesus sono abbastanza affidabili anche se si spingono poco in avanti. Voliamo bassi, questa è un’Inter che si può accartocciare su se stessa, ma può anche spiccare il volo, sicuramente più forte degli ultimi tre anni, anche se senza top players. Mancini sarà squalificato, l’espulsione di Melo è stata ingiusta, ancor più quella di Murillo a Palermo, ma siamo sicuri che dare dei “somari” alla terna arbitrale sia stata una saggia idea? Chi segue altri sport sa che le proteste non sono ammesse come nel calcio, ma sappiamo anche che nel calcio gli arbitri tollerano di più per vendicarsi più avanti. Stiamo attenti. Da qui a natale l’Inter giocherà sempre di sera tranne una volta a mezzogiorno, non giocheremo mai alle tre. Così non va, bisogna farsi sentire anche su questo, siamo la squadra che gioca sempre alla sera, a discapito di tifosi allo stadio che devono fare sacrifici e telespettatori in Asia dove è notte fonda. Non c’è tregua, ancora tre giorni e sarà Inter-Roma, come negli anni ’00, varrà il primo posto.