Napoli campione, meriti e retorica
Il Napoli vince il suo terzo scudetto, dopo gli anni d’oro di Maradona, 33 anni dopo, la squadra partenopea è sul trono d’Italia. Si possono fare solo i complimenti al club azzurro, che ha strameritato e stravinto questo campionato. In particolare al direttore sportivo Giuntoli, che ha pescato insieme ai suoi osservatori due campioni come Kvara e Osimhen, semplicemente dall’oscurità. Spalletti, che in vita sua non aveva mai vinto nulla dopo decenni di carriera, finalmente ne ha beneficiato.
Quello che non si capisce è questa retorica revenge che traspare dai canali mediatici, ma perchè uno scudetto del Napoli varrebbe più di uno di Inter, Milan e Juve, come dicono alcuni? Perchè uno scudetto del Napoli significherebbe una rivalsa del sud contro il nord Italia? Ma perchè? Perchè non ci si può godere una vittoria sportiva senza esprimere rancore e razzismo contro qualcuno?
E’ triste sentire la stessa retorica che si sentiva nel 1987 e il 1990, stesse identiche parole e discorsi in fotocopia dopo 33 anni, possibile che non si riesce a progredire, a svilupparsi in qualcosa di diverso nel ventunesimo secolo, invece di rimanere cristallizzati nel tempo in una sorta di vittimismo rancoroso e furbo da una parte e in servilismo ipocrita dall’altra verso Napoli per apparire più politically correct e progressisti.