L’Inter del futuro sarà un’Inter che non dovrà più prendere 55 gol in un campionato e non subire più 5 sconfitte casalinghe, facendo tornare S. Siro il fortino inespugnabile che è sempre stato.
Per fare ciò bisognerà cominciare con un secondo portiere all’altezza, fermo restando il posto da titolare di Julio Cesar, i problemi alla schiena del portiere brasiliano garantiscono un ritaglio di spazio per un altro portiere. Viviano, Bardi sono i due portieri che l’Inter ha già. Il primo però vuole giocare a tutti i costi titolare, il secondo è giovanissimo, ma sta facendo un’ottima esperienza in serie B col Livorno. Un portiere in grande crescita è Consigli dell’Atalanta.
La partenza di Lucio e Chivu e il ritiro di Cordoba comportano che intorno a Samuel e Julio Cesar c’è una difesa da ricostruire. Il rilancio di Ranocchia e il lancio di Juan Jesus innanzitutto, ma non solo, serve un altro centrale d’esperienza oltre a Samuel, l’Inter starebbe pensando a Matias Silvestre del Palermo, mentre Benatia è il difensore centrale dal più alto rendimento della serie A, ma l’Udinese non lo regalerà di certo, Ogbonna pur proveniendo dalla serie B è un giocatore di livello assoluto. Per completare il reparto si potrebbe pensare ad un giocatore come Raggi che può fare sia il centrale che l’esterno. Il ritorno di Andreolli sembra altamente probabile.
Come terzino torna il nome di Kolarov, che fa panchina al Manchester City, mentre sulla fascia destra da tempo il nome di Isla viene accostato ai colori nerazzurri, giocatore che può fare anche la mezz’ala. Il suo infortunio può renderlo meno caro.
Davanti alla difesa serve un centrocampista con spiccate caratteristiche difensive, in grado di fare il terzo stopper aggiunto in una squadra con due terzini proiettati in attacco. I nomi che si fanno sono De Jong o Mudingay del Bologna, ma per capacità anche di costruzione Asamoah sarebbe l’ideale, ma è anche lui dell’Udinese, che significa peso d’oro, ma anche una predilizione di Pozzo di vendere i suoi giocatori alla Juventus. Un altro giocatore con queste caratteristiche è Lassana Diarra. Trovati due cursori come Obi e Guarìn, si potrebbe aggiungere un centrocampista eclettico e capace nel palleggio come Galloppa, ristabilitosi dal grave infortunio di due anni fa e protagonista della grande stagione del Parma.
Sulla trequarti l’Inter manca totalmente di esterni di ruolo, se Zarate non verà riscattato come pare, Schelotto dell’Atalanta si è recentemente autocandidato, mentre da non dimenticare è Stevanovic, cresciuto nelle giovanili dell’Inter e con una presenza nell’Inter di Mourinho come centravanti, nel Torino si è scoperto ala facendo sfracelli. In rotta con il Manchester United c’è invece Nani, da non lasciarsi scappare, mentre attendiamo a braccia aperte il rientro di Coutinho.
Ci vuole poi un top-player in grado di fare la differenza, che non abbia i problemi fisici di Sneijder. Il nome è Lavezzi, ma la trattativa sarà lunga, Jovetic sarebbe una valida alternativa, mentre torna ad essere accostato all’Inter Palacio.
Infine come Centravanti, se dovessero partire Pazzini e Castaignos, non basterebbe il ritorno di Destro per completare il reparto, e si potrebbe pensare a Denis, mentre il sogno sarebbe Higuaìn, che non trova spazio al Real Madrid.