CentodieciInter, i messaggi degli ex

Sono tantissimi gli ex con l’Inter nel cuore che hanno voluto fare gli auguri alla Beneamata e lasciare un ricordo del loro passato nerazzurro. Abbiamo raccolto tutti i messaggi arrivati finora in rete e attraverso interviste ai media tradizionali, eccoli tutti uniti:

Zenga: “Buon Compleanno Inter. Da sempre nel mio cuore, grazie per avermi dato la gioia di essere stato con te per 22 anni e per aver indossato e onorato la maglia per 473 volte”. (Instagram)

Cambiasso: “Orgoglioso di aver indossato e difeso questa maglia, di aver contribuito a scrivere la storia di questa società. Buon compleanno 110”. (Instagram)

Ronaldo: “So cosa vuol dire essere interista, sono una persona semplice, sono stato veramente felice di tutti questi anni che sono stato a Milano, ero felice quando mi chiamavano Fenomeno, poi ho capito che era una responsabilità in più, comportarsi anche fuori campo come un fenomeno”. (Gazzetta Tv)

Mazzola: “Questo club cerca sempre di farti diventare grande come uomo e come calciatore. Chi veste la maglia nerazzurra e chi la tifa lo tenga bene a mente. Il ricordo più bello dell’Inter è quando da ragazzino, dopo aver superato il provino, mi diedero la valigetta di metallo con le due strisce oblique: una nera e una azzurra. La valigetta era speciale. Passavamo con quella per andare ad allenarci a Rogoredo e sentivamo la gente dire: “Guarda, ci sono i giocatori dell’Inter”. Eri orgoglioso di farne parte. Angelo Moratti era un padre. Allodi mi diceva di non mollare l’università, Herrera mi faceva fare la dieta, ma io ero mingherlino e Suarez mi rimpinzava in camera. La sera della finale di Coppa Campioni con il Real Madrid ero vicino Di Stefano e lo guardavo come un dio, il dio del calcio. Stavo impalato, tutti entrano e io fermo. Suarez mi vede e dice: “Noi andiamo a giocare la finale, tu che fai vieni?”» (Corriere della Sera)

Boninsegna:L’Inter per me è stato tutto. Ci tornai dopo che Moratti aveva venduto a Fraizzoli. Le famiglie di Milano avevano un grande affetto per le squadre. Oggi solo la Juve è rimasta con la stessa proprietà. Finché c’erano Moratti e Berlusconi si poteva competere, adesso è molto più difficile. I più forti? Suarez e Corso. Poi Ronaldo e Rummenigge».

Milito: “Passano gli anni ma non l’amore per questi colori. Buon compleanno Inter!” (Instagram)

Beccalossi: «Suarez e Corso. E Ronaldo, inimitabile: la prima volta che l’ho visto ha fatto tre finte e ho abboccato pure io. Per quel che mi riguarda ero un miracolato. Bevevo 8 caffè, fumavo 10 Marlboro. Il giorno di Juve-Inter vedo un titolo di giornale: “Platini-Beccalossi, la sfida”. Con un cognome così potevo mai sfidare Platini? Però la maglia dell’Inter conta più dei risultati, ti entra dentro. Lasciare un buon ricordo è ciò che gratifica di più». (Corriere della Sera)

Stankovic:  “Buon compleanno Inter! 110 anni di successi, di onore, di sofferenze, ma il vero interista esce sempre con la testa alta. Grazie per avermi dato l’opportunità di far parte di questi 110 anni dove con onore ho portato la maglietta e difeso questi colori. Grazie a tutti, vi voglio bene il vostro Deki“. (Skysport)

Ancora Ronaldo: Ho indossato la maglia nerazzurra per 5 anni e ho imparato bene cosa vuol dire essere interista. Questa è una squadra i cui tifosi sono abituati a soffrire, come quelli del Corinthians in Brasile. Magari vincono, ma sempre patendo molto”.

 

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