“La magia della grande Inter del triplete si creò nello spogliatoio. La forza di una grande squadra è nell’unità dello spogliatoio, c’è la volontà di Thohir, dello sponsor e di Moratti di andare avanti, ora tocca a loro”. Sono parole dello sponsor Tronchetti Provera, è un messaggio chiaro e tondo recapitato alla squadra in occasione dell’evento per il rinnovo Pirelli e alla vigilia della delicata trasferta di Roma, poco dopo ribadite dallo stesso presidente Thohir e che s’inseriscono in una linea già tracciata dopo la sconfitta dello Juventus stadium di due settimane fa, quando Ausilio e Zanetti spronarono duramente i giocatori, un gruppo reo di scendere in campo senza attributi. Da allora tre vittorie in altrettante partite casalinghe, otto gol fatti e due subìti. A qualcosa è servito, certamente. Capire cosa vuol dire indossare questa maglia, far sentire la presenza della società e non lasciare solo l’allenatore. Tre tasselli che compongono la nuova linea societaria, quando ancora ci si chiede cosa sia successo dal 20 dicembre al 28 febbraio, dove la barca ha preso una deriva inaspettata e la bussola è stata smarrita. Chissà se ci sarà il tempo per recuperare, certo il terzo posto sarebbe comunque un successo, ma non sarebbe da buttar via nemmeno il quarto posto, mai raggiunto nelle ultime 4 stagioni e che garantirebbe i gironi direttamente a settembre di Europa League. Il quinto posto, va detto, invece, sarebbe un fallimento (solo Mazzarri festeggiò un quinto posto), costringerebbe ad un preliminare di Europa League in luglio nell’anno di europei e coppa America. Inaccettabile. Sarà il caso di lasciarlo al Milan. Eppure questa squadra ha 16 punti in più rispetto all’anno scorso, davvero quei punti persi con Lazio (Melo, che fai?), Sassuolo e Carpi, e mettiamoci pure la Verona dei tre gol presi da calcio piazzato, sono uno spreco imperdonabile, tanto più se è verissimo che certamente sì, qualcosa di buono era stato fatto nei primi tre mesi di campionato, come usa dire Mancini, e appunto, numeri alla mano, il miglioramento tanto atteso c’è stato. 15 marzo-15 maggio, mancano due mesi esatti alla fine della stagione, è arrivato il momento di dimostrare di essere da Inter.