Oggi ci sarà l’incontro tra Moratti e Thohir per discutere dell’emissione di bonds o di ricapitalizzazione. Negli ultimi mesi infatti abbiamo sentito parlare dell’idea della Società Inter di emettere bonds al fine di ottenere finanziamenti dal mercato.
Il bond, che in Italia chiamiamo obbligazione, è un prestito concesso dall’investitore all’emittente dei bond: uno stato, un governo, una organizzazione internazionale o una società privata. In questo caso sportiva. Nel caso dell’Inter l’investitore è una Società oppure una persona, anche un tifoso che decide di aiutare la Società, meglio di finanziarla perché abbia capitali a sufficienza per raggiungere certi obiettivi, ad esempio comprare giocatori o finanziare altre operazioni.
Quando emette un bond, l’emittente,in questo caso l’Inter, si impegna a:
Quando emette un bond, l’emittente,in questo caso l’Inter, si impegna a:
1- | restituire il capitale scritto sul titolo (valore nominale) alla scadenza del prestito |
2- | effettuare una serie di pagamenti periodici (cedole) calcolati in base a un tasso di interesse prestabilito |
Quindi si può decidere di prestare soldi all’Inter in cambio di avere indietro la somma prestata più gli interessi maturati. Ma perché tutto proceda bene la società Inter deve avere la giusta credibilità e affidabilità ossia sia ritenuta in grado di restituire i soldi alla scadenza pattuita e pagare gli interessi periodici, anno per anno, fino alla durata del prestito. E’ possibile che l’Inter pensi ad emettere bond nel caso non raggiunga la Champions League e relativi introiti, ma l’operazione è molto delicata perché deve garantire la restituzione del capitale e non esporsi a brutte figure o perdite finanziarie. Ecco perché la Società ci sta pensando – è la seconda volta che i giornali ne parlano – e valutando anche la durata della sua esposizione debitoria.
Come tifosi, al di là della intenzione o meno di finanziare la propria squadra, speriamo che la Società non ne abbia bisogno perché raggiungerà la Champions sul campo.