Armonìa neroblue

ROMA-INTER 2-4 (17′ Acerbi (I), 28′ Mancini (R), 45′ El Shaarawy (R), 49′ Thuram (I), 56′ Angelino (R, aut.), 94′ Bastoni (I))

L’Inter scrive un altro capitolo di un romanzo stellato e stellare, questo è il cammino, un passo alla volta

Nella pioggia scrosciante e inzuppante l’Inter supera anche l’ostacolo Roma offrendo anche oggi una prova sempre diversa dalla partita precedente ma con una costante: l’armonìa del gioco. Nei primi 35 min a dire il vero la catena di destra non aveva funzionato al massimo e alcuni singoli erano apparsi sottotono. Nel mentre erano arrivati un gol a testa da calci piazzati con rispettive sbavature difensive. Poi l’Inter ha cominciato a macinare il suo gioco, ma si è esposta al contropiede giallorosso con Shaarawy che ha trovato il tiro della domenica con un gol casuale inciampando.

Ma nella ripresa l’Inter non si è scomposta e ha continuato da dove aveva concluso la parte finale del primo tempo: il gioco. Più che parlare di catene di destra e sinistra bisognerebbe parlare di due orologi ruotanti, i movimenti sono sincronizzati, infatti se il semicentrale avanza allargandosi in diagonale verso l’esterno il quinto avanza tagliando in diagonale verso l’interno, la mezz’ala penetra coordinandosi coi due, oppure copre gli spazi. Ma il lavoro delle mezz’ale è fondamentale perchè Mikhi e Barella si coordinano anche coll’epicentro Calhanoglu e anche talvolta si scambiano le posizioni cambiando fascia. Davanti c’è la Lauthauram, animale eclettico mitologico, non c’è una prima punta o seconda punta fissa, ma si avvicendano.

Il pneumatico giallorosso viene così sgonfiato con un primo quarto d’ora di secondo tempo disarmante, dove i derossiani corrono a vuoto in mezzo alle geometrie e ai movimenti zigo-zago-inzaghiane. Nei dieci minuti finali la Roma ci prova, i cambi in un primo momento sembrano più beneficiare i padroni di casa rispetto a quelli meneghini, ma il finale non è un crescendo derossiano ma una sinfonìa finale rossiniana-inzaghiana, dove anche i cambi come Carlos, Sanchez e Arnautovic ci mettono il loro per la corsa di Bastoni, che cavalca come un Nicola Berti o un Facchetti..

IL TABELLINO
ROMA-INTER 2-4
MARCATORI: 
17′ Acerbi (I), 28′ Mancini (R), 45′ El Shaarawy (R), 49′ Thuram (I), 56′ Angelino (R, aut.), 94 Bastoni (I)

ROMA: 1 Rui Patricio; 2 Karsdorp, 23 Mancini, 3 Huijsen, 69 Angeliño (61′ 37 Spinazzola); 4 Cristante (61′ 52 Bove), 16 Paredes, 7 Pellegrini (75′ 35 Baldanzi); 21 Dybala (87′ 17 Azmoun), 90 Lukaku, 92 El Shaarawy (75′ 59 Zalewski).

In panchina: 63 Boer, 99 Svilar, 6 Smalling, 14 Llorente, 19 Celik, 20 Renato Sanches, 22 Aouar, 43 Kristensen, 67 Joao Costa.

Allenatore: Daniele De Rossi.

INTER: 1 Sommer; 28 Pavard, 15 Acerbi (63′ 6 De Vrij), 95 Bastoni; 36 Darmian (74′ 2 Dumfries), 23 Barella, 20 Calhanoglu, 22 Mkhitaryan, 32 Dimarco (74′ 30 Carlos Augusto); 9 Thuram (87′ 70 Sanchez), 10 Lautaro Martinez (74′ 8 Arnautovic).

In panchina: 12 Di Gennaro, 77 Audero, 14 Klaassen, 17 Buchanan, 21 Asllani, 31 Bisseck, 41 Akinsanmiro.

Allenatore: Simone Inzaghi (squalificato, in panchina Massimiliano Farris).

Arbitro: Guida. Assistenti: Meli – Alassio. Quarto ufficiale: Sacchi. VAR: Mazzoleni. Assistente VAR: Pairetto.

Note
Ammoniti: 
Mancini (R), Huijsen (R)
Corner: 3-7
Recupero: 1°T 4′, 2°T 5′.

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