Antonello: “Inter brand globale”, sì ma senza perdere le radici

Una due giorni di importanti eventi istituzionali per l’Inter. Ieri è stato approvato il bilancio annuale nel consueto Cda di fine settembre. Nessuna brutta sorpresa, tutto è in linea con il fair play finanziario e ora l’Uefa dovrà certificare il tutto. Taglio del monte ingaggi, plusvalenze da oltre 40 milioni, accordi commerciali in Cina stimati sui 35 milioni (in pratica nel paese asiatico vengono venduti prodotti di aziende, per lo più beni di consumo, associando il marchio Inter), la sponsorizzazione diretta di Suning della Pinetina e il marchio sulle maglie di allenamento, che frutta altri 15 milioni, altri nuovi sponsor e così i ricavi quest’anno sono saliti di 60 milioni. Suning avrebbe voluto probabilmente fare di più, ma su chiari imput del suo governo ha concentrato gli aspetti commerciali solo sulla Cina. Ora però, dal 2018, bisogna cominciare a spendere. Il presidente Thohir è tornato a parlare, ripetendo il suo mantra “obbiettivo entrare in Champions”, non vorrei che qualcuno ne venisse ipnotizzato, obbiettivo dell’Inter deve essere prima di tutto vincere lo scudetto, e non solo arrivare quarta, e poi non fare la turista in Champions.

Intanto, grosse novità anche oggi, la società ha presentato il nuovo Inter Media House, un progetto digitale che vuole interagire coi tifosi di tutto il mondo e situato all’interno del Suning centre in Angelo Moratti memory di Appiano Gentile, a sua volta del tutto ristrutturato con nuove aree per 200 metri quadri in più, ma non solo: La Tv ufficiale, da oggi non si chiama più Inter Channel come dal 2000, ma Inter TV, resta da capire quali saranno le novità editoriali e di contenuto, nel frattempo il Ceo Antonello ha parlato dell’Inter come di un brand globale, che dovrà raggiungere il pubblico di tutto il mondo. La globalità fa parte dell’Inter, ma non dev’essere una cosa informe, priva di radici geografiche, culturali e sociali. D’altra parte anche il Manchester United e il Barcellona oggi sono delle multinazionali, ma ciò non vuol dire che sono diventate delle realtà apolidi.

Poi Antonello ha parlato dello stadio, ci sarà un incontro con Sala e il Milan per discutere il da farsi, ma traspare l’intenzione di fare un Meazza tutto nerazzurro, rimodernato e migliorato. Con il Milan, nonostante anche la loro proprietà sia cinese, al momento non ci sono rapporti e nemmeno scorre buon sangue, con tanto di punture e provocazioni da parte dei loro dirigenti e affermazioni di orgogliosa diversità da parte dei nostri dirigenti.

Tornando ad Appiano, Antonello non esclude di costruire ex novo un moderno centro di allenamento, abbandonando la storica Pinetina, per creare qualcosa che sia funzionale soprattutto alla crescita del settore giovanile sul modello dei grandi club europei.

Insomma, a distanza di 15 mesi dall’arrivo di Suning il progetto si mette in moto e si dispiega, con l’impulso dato dal nuovo Ceo Antonello, ora vediamone contenuti e risultati sul campo. Ma non solo sul campo, è chiaro che un progetto del genere, editoriale, comunicativo, commerciale, andrà a definire l’identità dell’Inter nei prossimi anni e i tifosi dovranno vigilare affinchè vengano conservati i tratti fondamentali dell’interismo, eleganza, talentuosità, spirito libero dissidente, milanesità, onestà, apertura al mondo che non vuol dire piatto relativismo, ma dentro solidi valori non negoziabili.