Le dichiarazioni di Antonello, Cosa ha detto a InterTv, la posizione della società Inter
Il Ceo Antonello dell’Inter ha parlato dalla Tv ufficiale, prendendo una seria posizione sull’arbitraggio di Inter-Juve, definito “inaccettabile e da eurofiguraccia”. Criticata troppo frettolosamente per non aver parlato subito, la società nerazzurra si è invece presa un giorno di tempo proprio per non rilasciare dichiarazioni a caldo, rivedersi la partita nel pomeriggio di ieri e pianificare una posizione.
Parla Antonello, prendendo una posizione netta su quanto avvenuto durante Inter-Juventus di sabato sera. L’amministratore delegato dell’Inter dice che sono successe cose “inaccettabili e siamo arrabbiatissimi.” Rimarca come tutto ciò sia successo davanti a “700 milioni di telespettatori in tutto il mondo e questo non è un bello spot per il calcio italiano”. E’ importante questo, perchè si manda il messaggio che più il calcio diventa un fenomeno e un business internazionale, più non può permettersi questi poterini feudali e provinciali al suo interno. “il mondo del calcio sta cambiando, ma sembra che alcune cose rimangano uguali”, ha aggiunto il dirigente.
Un altro interessante aspetto è come Antonello nell’intervista appena rilasciata a InterTv, abbia ripetutamente elogiato la squadra, definita affettuosamente “i ragazzi”, mentre ha fatto un solo breve accenno iniziale a Spalletti (“il mister aveva chiesto ai ragazzi di esser feroci e lo sono stati”), mentre nel corso dell’intervista si è parlato “di grandi professionisti”, che “sanno cosa fare”, “siamo orgogliosi di loro”.
Antonello, inoltre, ha voluto precisare che nel corso di tutta la stagione i dirigenti sono sempre stati vicini alla squadra, anche fisicamente, anche se “qualcuno ha voluto mandare un messaggio diverso”. Ma chi ha mandato questo messaggio? Chi ha rilasciato dichiarazioni per tutta la stagione lasciando intendere di essere il salvatore della patria che teneva in piedi da solo la baracca e quali sono quei organi di stampa che hanno dipinto una realtà dell’Inter descritta come una società assente, giocatori brocchi e mercenari e un allenatore invece dipinto come una specie di uomo che fa miracoli e cammina sulle acque?