Lasciati i campi di gioco e le sue proverbiali mimiche facciali per protestare quando veniva colto in fuorigioco di tre metri, Pippo Inzaghi ha cominciato la sua nuova avventura da allenatore del Milan e non poteva che unirsi al prestigioso club del PIA( piangina allenatori italiani). Ora che Mazzarri è orfano di Conte, rischiava di vincere questo speciale campionato a chi piange di più per manifesta superiorità, ma non aveva fatto i conti con il Pippo, che rischia già di superarlo nella corsa a Mister piangina 2015. Dopo aver perso malamente contro la Juve, si è già lamentato dell’arbitro per un mezzo rigore negato, in una partita in cui la sua squadra ha superato la metà campo tre volte, poi si è lamentato che in Italia “si guarda il pelo nell’uovo” nell’analizzare le prestazioni, parallelo del mazzarriano “in Italia si guarda solo il risultato”. Infine a una normale domanda ha quasi sbottato, “abbiamo perso con la squadra più forte d’Europa” (sic). La Juve? Con un calcio italiano ridotto così ai tifosi italiani non resta che piangere.
2 commenti su “Anche Inzaghi entra nel club dei piangina”
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Sarà un discorso stupido e superficiale il mio, ok… però fare l’allenatore a questi livelli chiamandosi “Pippo” io già la vedo dura…
Cmq c’è Pep Guardiola, può andare anche Pippo. O Pip…