Ieri a Firenze l’Inter riusciva a superare la metà campo solo quando Kovacic si abbassava ad impostare, disattendendo le indicazioni dell’allenatore che lo vuole impegnato a inserirsi senza palla. Montella ha ingabbiato l’Inter con il pressing descritto in cronaca, ma è emblematico come è nato il primo gol: Punizione dalle retrovie di destra, Ranocchia va a battere, ma M’Vila gli dà le spalle e non si propone, Medel è marcato e il capitano dell’Inter decide di passare all’indietro, la palla passa orizzontalmente per il pacchetto arretrato fino a Dodò, Kovacic è lontano e scatta il pressing sistematico di Kurtic sul brasiliano che sbaglia il passaggio. E’ chiaro che se schieri un centrocampo con due doppioni come Medel e M’Vila, che non hanno capacità d’impostazione e mandi l’unico che sa impostare dieci metri avanti diventa difficile superare la metà campo. Mazzarri si lamenta che si gioca troppo, ma non ha mai schierato uno come Khrin che a differenza di Medel e M’Vila sa fare le due fasi, lo stesso dicasi per Obi, mandato in campo per fare il terzino, togliendo uno come Dodò che era tra i pochi a non sfigurare. Sul piano tattico il problema principale di questa squadra è che non riesce a uscire dal pressing avversario con un palleggio organizzato. La svolta negativa in questo senso si è avuta contro il Palermo, la prima squadra che ha iniziato a pressarci alto. In precedenza il Torino aveva fatto catenaccio dietro la linea della palla, il Sassuolo non aveva mai pressato. E’ stato Iachini che ha capito il nostro punto debole, acuito dalla scarsa tecnica dei nostri difensori. Da allora in campionato l’Inter ha segnato un solo gol su azione, quando Kovacic è venuto ad abbassarsi a prendere palla, sempre a Palermo, ed è partito da dietro andando a segnare. Con l’Atalanta è arrivata una vittoria con due gol su calcio piazzato e giocando di rimessa (altro che vittoria convincente, come è stato detto dai soliti strombazzatori), poi i nodi sono venuti al pettine nelle ultime due partite. Da questo punto di vista la soluzione può essere provando una svolta a centrocampo con Kovacic baricentro basso, Guarin interno destro e Khrin o Obi interno sinistro. In difesa serve mettere un difensore che sappia giocare la palla e sappia impostare in una difesa a tre come Campagnaro, giocatore trattato come un reietto da Mazzarri.