Marco Andreolli è l’interista in attività dalla militanza di più lunga data, avendo esordito con la maglia nerazzurra nel 2005. Cresciuto nel settore giovanile, è vero che per anni ha giocato al Chievo, per ritornare a casa solo pochi anni fa, ma è sicuramente una figura importantissima nello spogliatoio, anche se quest’anno ha trovato poco spazio, al termine di un lungo infortunio durato un anno. Andreolli ha parlato di sè su Inter Channel, una lunga chiacchierata per conoscere un calciatore non omologato, lontanissimo dal conformismo dei tatuaggi e delle discoteche. Cresciuto a Padova da una famiglia veneziana amante dello sport e dell’arte, i nonni appassionati di cinema, la mamma e la zia giocatrici di pallacanestro, la sorella pallavolista, Andreolli nel tempo libero, poco attratto dai social, coltiva gli interessi per la musica, l’arte e la cucina. Un unico rammarico nella sua carriera, la mancata convocazione nella nazionale maggiore, dopo tutta la trafila con le nazionali giovanili. Terzo posto? Lui ci crede.