Marcelo Brozovic durante il campionato ha dimostrato di essere un buon giocatore, ma spesso ha alternato partite giocate alla grande con altre mediocri all’insegna dell’indolenza e dell’indifferenza. Ora, ma non sorprende, ricompare il suo agente-mentore Miroslav Bicanic che nel periodo di calciomercato monta un caso, e subito giornali e siti a cui piace gonfiare per vendere copie, scrivono addirittura: “Scoppia il caso Brozovic”. (Continua sotto)
Ma cos’è successo? Siccome Ausilio si trova in Inghilterra, Bicanic arriva a dichiarare ai microfoni di Sky, “Ausilio è andato in Inghilterra? Allora vuol dire che ha intenzione di vendere Marcelo (Brozovic ndr), il quale è combattuto perché in questo momento sta bene nella città di Milano e all’Inter, ma vorrebbe giocare la Champions League l’anno prossimo. La mia personale opinione è che lui resterebbe se l’Inter gli offrisse un contratto migliore e che merita, al livello dei migliori giocatori in rosa. Ma finora il club non ha dato segnali in questo senso, quindi traggo la conclusione che potrebbe venderlo”. Quindi secondo Bicanic il viaggio di Ausilio a Londra avrebbe una sola spiegazione, quella di vendere Brozovic, lui così attaccato alla maglia nerazzurra e alla città di Milano. Un dramma (o un dream?) per entrambi che sarebbero costretti ad andare in Inghilterra per giocare in Champions League. Una vera costrizione, e oltretutto prendendo più soldi! Torniamo all’inizio e spieghiamo perchè dicevamo che ci risiamo. Appena ci sono delle presunte offerte gli agenti si mobilitano e scatta il ricatto: O ci paghi di più o ce ne andiamo. Ma ripetiamo quanto da noi scritto in queste ultime settimane e, ci fa piacere, affermato dagli stessi Thohir e Zanetti: se non si rispettano i patti e si dimostra uno straccio di attaccamento alla maglia vi accompagniamo alla porta. Non e’ retorica, nemmeno sentimentalismo oppure dire che le leggi del mercato sono queste. Vuol dire essere l’Inter, non accettare ricatti, scegliere e tenere chi e’ da Inter. Full stop.
Come si fa a essere attaccati alla maglia in un club la cui politica aziendale è tutti cedibili? Dobbiamo prima diventare una squadra. Per ora sono solo tentativi su tentativi… Manca un po’ di lungimiranza ai nostri vertici..
Siamo una ex squadra.
Purtroppo non si capisce perché tutti credano al fantomatico attaccamento alla maglia: NON ESISTE!!! Esiste la professionalità: tu società mi paghi,io atleta do tutto e di più come professionista! Brozovic chiede l’aumento perché pensa di dover guadagnare di più ossia gli hanno fatto avance e promesso uno stipendio più alto! E questo e’ positivo perché significa che stiamo lavorando bene….alvarez e ranocchia non avevano proposte…perhe facevano pena!!!
C’è l’attaccamento alla maglia.. A Messi darebbe più del doppio un qualche sceicco per averlo ma non si muove.. Bonucci lo vuole il Cheleea di Conte offrendogli sicuramente di più immagino, ma ha detto che non si muove.. Cose come queste che non si vedono, ma in una squadra ci sono (o non ci sono), contano molto.. Senijder al primo anno baciava la maglia, si sentiva importante eccetera.. Candidato al pallone d’oro..Poi non lo ha più fatto.. Guarda caso è calato, ed è stato ceduto.. Tanto lo paga anche qualcun altro.. Se non hai attaccamento puoi pensarla così..
Attaccamento o no non rende, non si impegna, è penoso: prima va meglio è.