Wanda Nara trattativa rinnovo Icardi
Se l’Inter vuole ridiventare grande deve tornare a imporsi come società, l’Inter è prima di tutto il club, l’idea e la causa al di sopra di tutto
L’Inter ha un capitano che si chiama Mauro Icardi. Uno come Ivan Cordoba disse che dargli la fascia di capitano fu una scelta prematura, oggi le sue parole andrebbero rilette con attenzione. Mauro Icardi ha un agente, che è anche sua moglie, che l’estate scorsa disse “se Mauro vuole licenzia chiunque dall’Inter alzando un dito”, nel pieno della trattativa per il rinnovo del contratto. In passato ci fu uno screzio durissimo con la curva interista, ora il suo agente-moglie è tornato a dire “i tifosi non rompono il cazzo”, intanto alla vigilia di Inter-Psv, la partita più importante dell’anno, la famiglia Icardi ha prima indetto una festa per il compleanno di Wanda, poi è volata a Madrid ad assistere a Boca Juniors-River Plate. A parte i paggetti che ruotano intorno alla corte di questa monarchia del barrios, pensate che qualcuno dotato di fosforo nel cervello possa considerare normale tutto ciò? Pensate che alla Juve tutto questo sarebbe stato permesso? No amici, tutto questo non è normale perchè come disse qualcuno “nessuno è più grande dell’Inter”. Nessuno discute il valore di Icardi come giocatore, ma bisogna capire se il club e la società sono al servizio di un divo e i suoi lacchè o viceversa. Il discrimine tra una società che pensa in grande e una che è succube di una corte dei miracoli al servizio di un monarca intoccabile e la sua regina passa da questo.