FCIM e olimpia Milano
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Il grande Peppino Prisco, lo sapete, diceva che a Milano esistono due squadre, l’Inter e la primavera dell’Inter, ma ora attenzione, incredibilmente ci permettiamo di dissentire e lui ci capirà guardandoci dall’alto con la sua sagace ironia. Sì perchè a Milano invero esistono due squadre, l’Inter e la Pallacanestro Olimpia Milano. In realtà esistono quattro squadre, a dirla tutta, compreso quindi l’Inter primavera e l’Inter femminile, ma non è finita, poi esisteva L’hockey Club Milano, da tutti conosciuto come Saima, oggi non più esistente. A dire il vero abbiamo anche le due squadre di volley maschile e femminile, ma anche due squadre di football americano. Ma una cosa alla volta, in più c’è l’Alcione Milano che gioca in serie C. Scusate se dimentico qualcuno.
Da oggi però vogliamo parlarvi dei biancorossi del basket, nati nel 1936, giocavano in piazza 6 febbraio, oggi comunemente noto come Tre Torri; dominatori del basket alfin nei mitici anni 50’60 nel piccolo caldo tempio del palalido di Piazzale Lotto. Nel 1980 invece si andò a giocare nel mastodontico palazzetto di san siro, proprio affianco al Meazza, ma non portò molta fortuna, una incredibile nevicata nel 1984 lo fece crollare letteralmente, ma l’Olimpia risorse giocando al Palatrussardi con 4 scudetti, due coppa dei campioni, una coppa intercontinentale, una coppa Korac, una coppa Italia nel quinquennio mitico 1984-1989, dove giocavano campioni come Mike D’Antoni, Bob Mcadoo, Premier, Dino Meneghin e tanti altri. Anni veramente di grandeur sotto la proprietà Gabetti. Una squadra di leoni che vinceva sempre le partite al fotofinish, capace di rimonte incredibili e di non toppare mai uno scontro diretto.
Negli anni ’90 ci si trasferisce nel nuovo Forum di Assago, più grande, più bello, ma con le tribune lontano dal campo che non riescono a ricreare il clima infuocato ne’ del Palalido ne’ del Palatrussardi. Sono anni difficili, la finale scudetto persa nel ’91 con Caserta è un dramma sportivo, finisce l’epoca Gabetti e il subentro di Stefanel non scalda i cuori della tifoseria, viene visto come un intruso che si porta in blocco la sua squadra da Trieste, anche se arriva uno scudetto nel 1996. Negli anni 2000 i biancorossi purtroppo sono una squadra decaduta, si torna a giocare al Palalido tra pochi fedelissimi, ma l’interessamento di Massimo Moratti, Adriano Galliani e sopratutto Giorgio Armani la riportano a livelli dignitosi. Dal 2008 è proprio il grande stilista innamorato di Milano a prendere le redini diventando il patron assoluto cominciando una lunga e difficile scalata sfidando le altre big del basket italiano. All’inizio i risultati possono essere anche altalenanti, ma quello che conta che Giorgio riporta dignità, stile, entusiasmo, prezzi popolari, identità, e calore tanto, così che il pubblico milanese torna a calcare le gradinate dopo anni che erano stati per pochi aficionados, al punto che i numeri permettono di rigiocare al Forum mentre il Palalido rimane sede di riserva. Nel 2014 dopo 18 anni l’Olimpia torna a vincere lo scudetto, ma le vere soddisfazioni arrivano nell’ultimo triennio 2022-24, con tre scudetti consecutivi e una coppa Italia, che portano alla terza stella. In Eurolega la squadra lotta ma sostanzialmente si barcamena a metà classifica pur regalando qualche serata epica ai tifosi, ma anche un quarto di finale.
In questa stagione Milano ha già vinto la supercoppa italiana e ora si appresta a giocare le final eight di coppa Italia a Torino. Il coach Ettore Messina è alle prese sempre con tanti infortuni, perchè l’Eurolega è un vero campionato con 30 giornate di regular season, si arriva a giocare anche quattro volte a settimana tra campionato e coppa con grande dispendio, nonostante ciò il palazzetto è sempre pieno, gli eroi di oggi sono Shields, Mirotic e Leday, ma c’è anche un bel nucleo di italiani come la giovane promessa Willy Caruso, senza dimenticare Tonut e Pippo Ricci e lo scatenato Mannion e tanti altri. In tribuna non mancano mai Beppe Bergomi, Cambiasso e Palacio a tifare le scarpette rosse, senza dimenticare il nostro “nemico” Adriano Galliani.
A livello di tifo nel quarantennio 70-80-90-00 il cuore pulsante della curva erano i mitici e ruspanti Panthers, tifo all’italiana con tanti tamburi, coadiuvati dalla fine degli anni ’80 dai red shoes supporters e dagli Huddle. Finita questa era negli anni ’10 hanno preso il testimone la “curva Milano” e dal 2012 gli Ultras Milano, questi ultimi non sempre in buoni rapporti con la società ma garantendo una costante presenza in trasferta anche in meridione. Ora ci sono i nuovi “Olimpia Brothers”, i “cani sciolti” e i supporters di San Giuliano milanese che hanno rinfocillato le file del tifo meneghino, riempendole di tanti bandieroni di ottima fattura, ma ripetiamo, il Forum rimane un palazzetto dispersivo per renderlo un catino di tifo, proprio in questo senso Armani aveva creato un progetto di nuovo Palalido in città tutto dedicato al basket, ma le solite burocrazie e sovrintendenze ambientali hanno permesso una costruzione dalla capienza ridotta di soli 5200 posti, troppo pochi per una tifoseria che ormai viaggia ad una media di diecimila spettatori a partita. Armani con grande generosità allora ha di fatto regalato il nuovo Palalido alle squadre di volley di Milano e per il momento l’Olimpia continua a giocare al Forum.
Questo articolo è dedicato ad un grande tifoso scomparso, coach Tommaso Folladori.