L’Atalanta se l’è giocata. Sarà contento Mazzarri che si lamentava che a Milano le squadre vengono solo a difendersi e così giustificava i tanti pareggi casalinghi. Ora abbiamo trovato un avversario che è venuto ad affrontarci a viso aperto e abbiamo perso. L’Inter ha avuto quattro palle gol nel primo quarto d’ora del secondo tempo, tutte su azioni di contropiede. Anche oggi infatti la squadra nerazzurra non ha imposto il proprio gioco, ma si è trovata a suo agio nel ripartire in campo aperto.
L’Atalanta, dopo il buon primo tempo, è stata particolarmente generosa nel concedere spazi in apertura di ripresa, quando i due centromediani Carmona e Cigarini hanno alzato tantissimo il baricentro e il gioco bergamasco si è sviluppato sopratutto sulla destra, qui il buon lavoro della catena di sinistra interista, in particolare di D’Ambrosio, ha stoppato gli attacchi e la squadra è ripartita grazie alle sponde di Palacio che ha messo in moto le folate di Guarin e Jonathan. Passati i pericoli l’Atalanta si è ricompattata e nella seconda metà del secondo tempo è stata più attenta a non subire ripartenze con i due esterni che stringevano meglio verso i mediani, che stavano a loro volta più bassi. Veniamo ai cambi, perchè davvero tante cose non si sono capite. Non si è capita la sostituzione di D’Ambrosio, che stava facendo poco in attacco, ma in difesa stava coprendo bene e di certo Nagatomo non è il giocatore che fa la differenza. Non si è capito il cambio Cambiasso-Alvarez senza modificare l’assetto, rimanendo con un 3-5-2, ma con due terzi del centrocampo fuori ruolo, con Hernanes pesce fuor d’acqua davanti alla difesa e lontanissimo dalla porta e Alvarez mezz’ala sinistra. Incomprensibile anche perchè Mazzarri sia rimasto con tre difensori centrali fino a dieci minuti dalla fine quando l’Atalanta giocava con una sola punta e senza mezz’ale che s’inserivano, ma con il solo Bonaventura che ogni tanto andava ad affiancare Denis in area e con un Brienza al posto di Moralez sulla trequarti molto meno pericoloso. Finalmente all’81’ Mazzarri ha tolto Campagnaro, ma invece d’inserire una punta ha messo Kovacic. A questo punto si sarebbe potuto scalare Alvarez in attacco e formare un centrocampo Guarin-Kovacic-Hernanes per un 4-3-3 finale. Invece Mazzarri si è schierato praticamente a specchio con Colantuono in un 4-4-2 piatto con Guarin largo a destra, Alvarez largo a sinistra e Kovacic e Hernanes in mediana. Chiudiamo con la fatidica domanda: Chi doveva marcare Bonaventura nell’azione del gol? Mazzarri ha prontamente scagionato Jonathan, che d’altronde non è Kovacic che si può massacrare senza problemi. Effettivamente non era lui l’uomo che doveva marcare Bonaventura, non era nemmeno Alvarez che era su Raimondi, ma era Guarin. Detto questo anche Jonathan ha le sue responsabilità, perchè Bonaventura si sposta nella sua zona e Jonathan rimane a guardare salvo tentare una chiusura in extremis.
Sono pienamente d’accordo sulla disamina della partita,sono stanco di vedere questo incompetente in panca,unico allenatore in Europa a giocare con schema di merda (difesa a tre).
Ultimo regalo di Moratti.Spero solo che Thoir prenda la decisione di mandarlo a cagare il prima possibile .
Non ne posso più !!!!