Un’obbiettiva fotografia dell’attuale situazione all’Inter l’ha fatta l’agente di Mbaye, Beppe Accardi, parlando della cessione del suo assistito: “Perchè l’Inter non punta sul ragazzo? Reputo che Mazzarri sia un tecnico inadeguato per l’Inter. I nerazzurri con lui rischiano di bruciare gran parte del valore dei propri giovani. Thohir era arrivato con altri propositi, ma evidentemente non realizzabili per la presenza dell’attuale tecnico. La squadra non è così scarsa. Ha perso autostima, giocatori come Guarin e Ranocchia non sono considerati e sono stati scaricati dall’allenatore. L’Inter non può essere più scarsa del Catania”. Ed è proprio quello che sta succedendo. Non c’è nessuna logica in questo mercato di gennaio, se non quella di soddisfare la voglia del tecnico di epurare tutti i giocatori sgraditi a lui e ai boss dello spogliatoio e di purgare tutti i giovani in prestito senza nemmeno farli tornare alla base. Che senso ha infatti spendere 20 milioni per Hernanes quando si aveva già in casa Guarin o prendere D’Ambrosio quando si poteva richiamare Mbaye, che invece viene regalato a Lotito. Per arrivare al terzino granata si sacrifica Benassi, ma qualunque giovane era considerato sacrificabile, infatti si era proposto al Torino anche Duncan e Bardi. Duncan e Benassi sono decisamente più forti di Kuzmanovic e Taider, mentre Mbaye non è secondo a D’Ambrosio. Il progetto giovani viene completamente soffocato anche con le cessioni di Belfodil e, notizia di queste ore, di Icardi al Monaco, i cui infortuni ora risultano alquanto sospetti. Ma è già iniziata l’opera di logoramento di Kovacic, come già fatto con Guarin e Ranocchia, con le prime voci di mercato su di lui, che con il passare dei mesi si faranno sempre più insistenti. Intanto si continuano a pagare gli stipendi d’oro alla gerontocrazia. Chivu, Cambiasso e Milito pesano per 25 milioni all’anno. Due per non giocare mai, l’altro per fare il vigile urbano in mezzo al campo.