Mazzarri si presenta davanti alle telecamere dopo il mesto pari casalingo con l’ultima classifica in Catania con lo sguardo basso e riesce a prendersela con i tifosi, che non avrebbero sostenuto abbastanza la squadra (“abbiamo giocato a porte chiuse”). Sono affermazioni che solo un dilettante può rilasciare, oltre ad essere gravemente provocatorie. Mazzarri poi vaneggia di una squadra inesperta (Cambiasso, Palacio, Milito, Campagnaro) e come al solito rovescia sui giocatori tutte le responsabilità, prendendosela in questo caso con Jonathan, Alvarez e ovviamente Kovacic. La sua presenza sulla panchina dell’Inter è ormai un insulto alla storia di questa società.
Ecco le sue dichiarazioni riprese da Sky e riportate da Inter.it
“Sono tante le variabili che concorrono per giudicare una prestazione. I ragazzi che stanno giocando non sono giocatori abituati a certe pressioni, in casa andrebbero aiutati, sembrava una partita a porte chiuse… son cose che chi ha giocato a calcio conosce bene. Quando abbiamo messo pressione al Catania, il pubblico si è acceso: è questo ciò di cui abbiamo bisogno, sempre”.
“Preoccupato per le prossime partite? Guardate Genova, lì giocavamo sciolti, oggi eravamo più contratti. Per certi versi con un ambiente così, può darsi che fuori casa i ragazzi si esprimano anche meglio… Sono molto esposti alle pressioni. Non è l’età anagrafica che conta, io parlo di ragazzi che giocano in un club dove si pretendono risultati, molti non erano abituati a giocare per il vertice o con la pressione che c’è, vedi Jonathan, Alvarez o Kuzmanovic ad esempio. Milito è un discorso diverso, non è facile recuperare un giocatore dopo un infortunio del genere. Oggi ci sarebbe voluta una delle sue zampate, quella sarebbe potuta essere una delle variabili a nostro favore. Certe partite, così tirate e contro squadre chiuse, puoi sbloccarle solo con la giocata del campione”.
“Icardi non l’ho mai avuto dall’inizio, Botta non ha i novanta minuti ed è tornato da un infortunio grave. Oggi negli ultimi minuti abbiamo giocato a 4 davanti, con tutti i giocatori offensivi, pensando magari meno alla fase difensiva. Si parla di un annata di passaggio, io torno a chiedere una mano alla nostra Curva e ai tifosi: abbiamo bisogno di loro”.
Questione Guarin e centralità delle decisioni della tifoseria? “Non abbiamo rinunciato allo scambio solo per la manifestazione della Curva Nord. I nostri dirigenti hanno fatto tante altre valutazioni in merito e si è deciso di non procedere. Bisogna provare a ricreare in casa nostra (a San Siro, ndr) un ambiente con più armonia, in questo momento abbiamo bisogno di tanto sostegno”.
ROLANDO “Perchè non abbiamo battuto il Catania? Perchè non abbiamo fatto gol… (sorride, ndr). Se sapessi qual è il problema, farei immediatamente qualcosa per la squadra”.
“Le voci intorno alla squadra non ci distraggono, perchè durante la gara ti dimentichi tutto e provi solo a vincere”.
“Io sono un giocatore d’esperienza, cerco sempre di dare una mano alla squadra. Io parlo per me, ma posso dire che la squadra ha provato a segnare e non ce l’ha fatta”.
Una domanda sulla questione Guarin: può aver destabilizzato l’ambiente? “Mi spiace per Guarin, perchè è una situazione complicata, difficile. E’ un mio grande amico e voglio il meglio per lui. Non so cosa succederà, oltretutto non sta a me deciderlo: quello lo farà la società. Ha vissuto qualcosa di simile anche al Porto, non ha bisogno che io gli dia consigli”.
JONATHAN “Ci manca un po’ di fortuna perché ci proviamo in tutti i modi, a far gol, a servire palloni davanti… A volte sono più bravi gli avversari, a volte sbagliamo noi. Comunque è un momento difficile, dobbiamo solo continuare sulla nostra strada, così prima o poi ne usciremo. A inizio anno facevamo molto bene sulle fasce, ora gli avversari lo sanno e ci aspettano”. Questo il pensiero di Jonathan nel post partita ai microfoni di Inter Channel.
“Ora dobbiamo pensare alla prossima partita, ci serve il sostegno dei tifosi e con il loro aiuto ne usciremo presto. Non riusciamo a mettere la palla dentro ci manca solo quello, quando ritroveremo la via della rete ci sbloccheremo. Di questo ne sono certo, le squadre chiuse se si trovano sotto sono costrette ad aprirsi e la partita cambia”.
“La classifica? Sappiamo che dietro ci pressano, ma stiamo lavorando. Dobbiamo guardare avanti con fiducia e senza pressione, e dobbiamo restare uniti”.
Con l’attuale rosa si deve fare meglio, manca la grinta il gioco latita! qui Mazzarri ha le sue pecche spetta a Lui dare un gioco e questo non accade. La dirigenza e colpevole il mercato e stato un disastro Branca e Ausilio devono essere accantonati subito, per quanto riguarda Mazzarri se avesse il coraggio di dimettersi non perderebbe la faccia ma acquisterebbe stimala stima, si non lo fa deve agire il Presidente con determinazione. A questo punto bisogna fare attenzione a tutte le squadre dietro perché questa Inter non sa lottare occhio.