Con l’arrivo di Erick Thoir in Italia come nuovo presidente dell’Inter si sono lette, e ancora si leggeranno, montagne di articoli ma vorrei soffermarmi su due aspetti che sono anche motivi di riflessione oltre che di caratterizzazione della persona.Il primo aspetto e’ l’annuncio, mi pare ufficiale, che si farà un nuovo stadio.
Trovo questa una notizia bellissima perchè delinea un nuovo gruppo dirigenziale con una visione aperta e molto moderna di gestione internazionale di marketing anche nel mondo del calcio che tutti riconosciamo come ancora troppo arretrato.Chi segue la Premier League o è stato a vedere partite in Inghilterra capirà l’enorme importanza, sia sotto il profilo economico che di sviluppo internazionale del marchio Inter e relativi tifosi, addirittura a livello mondiale/globale. Mi limito a segnalare tre perle che sicuramente Erick Thohir e suoi collaboratori hanno bene in mente come parametro per il futuro e cioè gli stadi di Manchester e quelli del Chelsea e dell’Arsenal a Londra. Sono complessi meravigliosi dove c’e’ anche lo stadio per la partita, comunque non grande, sui 40-50 mila posti, insieme a ristoranti, hotel, centri commerciali con svariati negozi. Sarà bellissimo per i tifosi dell’Inter non solo per assistere alle partite ma per vivere prima e dopo l’incontro in una dimensione più piacevole, ma soprattutto per gli enormi effetti sulla squadra: Più incassi, migliori giocatori che si possono acquistare, maggiore sicurezza di concorrere a scudetto e Champions League e maggiore visibilità e partecipazione a livello globale (il cosiddetto merchandising). Un solo rammarico: bisogna attendere anni perchè il sogno si realizzi.
Il secondo e ultimo aspetto di riflessione è l’annuncio di un possibile incarico a Zanetti nella futura dirigenza della Società. Anche questo delinea/caratterizza la persona del nuovo Presidente, molto rispettoso della storia dell’Inter, in linea con la strategia di mettere a punto una sorta di rivoluzione gentile. Spero vivamente pero’ che a Zanetti sia offerta una carica più di immagine che strettamente operativa. Con tutto rispetto per il giocatore e l’uomo non ritengo che abbia la giusta caratura e personalità per assumere un ruolo tecnico e decisionale di alto livello. Per maggiore chiarezza: Zanetti non è Facchetti per personalità, autorevolezza di ruolo, competenza.