“Con il vostro spirito imprenditoriale si può fare di tutto e spero che la serie A torni ai vecchi fasti, perchè non credo sia bello vedere una gara se lo stadio è mezzo vuoto. Ora siamo tra le prime quattro leghe del mondo, ma se non ci svegliamo la lega francese o quella statunitense possono superarci”. Ha le idee chiare Thohir, ospite nella sede della Gazzetta dello sport, molto chiare. E lancia questo messaggio nel torpore del calcio italiano. Come reagirà il mondo del pallone nostrano? Io credo che abbia ragione Pallotta, l’altro presidente straniero della serie A, che ha detto che per cambiare il calcio italiano ha bisogno di nuovi dirigenti. Non a caso uno come Lotito si è sentito chiamato in causa e ha risposto piccato, ma Pallotta e Thohir hanno aperto la strada a nuovi investitori, che speriamo porteranno una nuova managerialità. Thohir non è uno sprovveduto, sa cosa lo aspetta, porge la mano agli altri presidenti invitandoli a porre fine alle querelle del passato e alle stupidaggini sugli scudetti di cartone, ma probabilmente sa che la strada del futuro è quella indicata da Pallotta. E lo sapeva bene anche Moratti, che ha scelto Thohir per il futuro dell’Inter e che non ha ricevuto nemmeno una telefonata di saluto dagli altri presidenti, che in pubblico spendevano amare lacrime di coccodrillo per il romanticismo perduto del calcio.