In vista di Inter-Marsiglia in questi giorni ricorderemo le grandi imprese e le grandi rimonte dell’Inter in campo europeo e non. Un buon modo per lasciarsi alle spalle questo febbraio maledetto.
Inter-Aston Villa non è solo la storia di una grande rimonta, come tante ne abbiamo vissute, ma la storia di un avvicinamento alla partita costruendo la fiducia nella rimonta giorno dopo giorno, mattone dopo mattone, passando per il ricordo di Inter-Liverpool del ’65 e la determinazione di giocatori come Bremhe, fino all’appello di Trapattoni, che chiamò 80000 persone allo stadio a sostenere la rimonta. Ma questa volta non era una semifinale di Coppa dei campioni, ma solo il secondo turno di Coppa Uefa. All’andata una stralunata Inter aveva perso a Birmingham 2-0 con le reti di Nielsen e Platt. Nonostante ciò per preparare la rimonta si fecero appello a tutte le risorse e tutti diedero il loro contributo, e in 80000 realmente si presentarono al Meazza di S. Siro il 7 novembre 1990 carichi di passione.
Fondamentale era segnare subito, per riaprire la partita e intimorire l’Aston Villa, e così fu. Klinsmann dopo 7 minuti scarsi s’inserì da un lancio dalle retrovie e praticamente da terra, spinto dai difensori avversari, realizzò la prima rete. Il primo passo era fatto, ma per fare il secondo si dovrà aspettare più di un’ora di tensione e sospiri, quando al 61′ Berti al volo da un calcio di punizione di Matthaus impattò il 2-0. Berti che segnava sempre nei derby e nelle gare importanti. A questo punto l’Aston Villa si scopre, Brehme lancia un contropiede che porta al gol capolavoro di Bianchi, una delle ultime ali destre del calcio italiano, una carriera distrutta dagli infortuni, e la serata più bella per lui quella notte, tre a zero. Milano in delirio.
Che emozione rivedere inter aston villa. Che orgoglio il giorno dopo a scuola!
Complimenti per gli articoli.
A presto per una partita insieme (di gloria)
Simonep.
Grazie!
A presto
Forza Inter!
Francesco