Si è giocata la 9°giornata di Premier League dove l’incontro clou era Chelsea- Manchester City di cui parleremo dopo. Tutte le altre squadre di vertice hanno vinto -non sempre agevolmente- mantenendo così le rispettive posizioni in classifica. L’Arsenal rimane solitario in classifica vincendo 2-0 in trasferta, anche se si trattava di uno dei tanti derby di Londra, contro il fanalino di coda Crystal Palace. Ha giocato il giovanissimo Gnabry sostituendo dopo 6 minuti l’infortunato Flamini. I Gunners, però, sono apparsi affaticati come contro il Borussia Dortmund e la vittoria è stata laboriosa con Arteta in evidenza nel bene e nel male (gol su rigore ma espulso dopo poco più di un’ora di gioco).
Anche il Manchester United soffre più del dovuto in casa contro il modesto Stoke City. Pensate che gli ospiti sono stati in vantaggio due volte e che i Red Devils sono riusciti a vincere solo negli ultimi 10 minuti. Ha ragione Hughes, allenatore dello Stoke, quando ha detto che la sua squadra “meritava di vincere e non di perdere”. Dopo una giusta menzione allo Southampton che vincendo 2-0 sabato mantiene quatto quatto il terzo posto, diamo evidenza al Liverpool che stravince con il West Bromwich, 4-1, rimanendo secondo in classifica a soli 2 punti dall’Arsenal. Ancora sugli scudi Suarez, autore di una tripletta. Insieme all’altro attaccante Sturridge hanno così segnato 14 reti dall’inizio del campionato. Da quando è al Liverpool l’urugagio ha segnato 36 reti in 46 incontri tanto che il proprietario del Liverpool ora lo chiama “Luis, Magician”, il mago. Ma attenzione: è un po’ matto, in gara con Balotelli per il titolo di giocatore più pazzo e più bisognoso di tutor.
Detto del Tottenham che vince in casa, 1-0 col Hull, ma senza entusiasmare, passiamo al match clou Chelsea-City e partiamo dalla fine.
Si gioca il 90° e la partita è fissata sull’1-1 con gol di Schuerrle al 33′ e Aguero (bellissimo) al49′, quando, dopo un lungo lancio di Willian, Nastasic invia di testa verso il portiere Hart che però è già uscito e viene superato dal pallone poi ripreso da Torres che insacca. Una incredibile pazzia dei due a conferma che i giocatori devono comunicare tra loro altrimenti avvengono situazioni fatali e persino comiche. Dopo il gol della vittoria dei Blues ad impazzire è anche Mourinho che si mette a correre da tutte le parti e poi verso la tribuna. Dirà poi che …cercava il figlio per celebrare la vittoria. Chelsea quindi secondo in classifica con il Liverpool dopo una gara incerta, intensa che Pellegrini ha preferito giocare rinunciando ad un attaccante puro rinforzando la difesa, alla quale manca da 14 gare Kompany. Anche il Chelsea è squadra ancora in divenire, merito di Mourinho però l’aver inserito Willian nel finale ed anche Eto’o negli ultimi minuti con l’intenzione di vincere.
A proposito di Mourinho una chicca, sta uscendo in Inghilterra l’autobiografia di Alex Ferguson -uscirà in Italia in Febbraio 2014- con tante rivelazioni spesso “scomode”(Beckam è il più bersagliato). Un capitolo del libro è dedicato proprio a Mourinho, definito lo “special rival”. Ecco la definizione più saliente che Ferguson ne fa e che testimonia la sua stima verso il portoghese. “Quando si è definito special one ho pensato:che fottuto giovane bastardo. Una voce dentro però mi diceva che era bravo, furbo, intelligente. La sua preoccupazione è che il team non perda, il gioco è secondario. E’ il punto d’inizio della sua filosofia”. Anche Mancini è nel complesso stimato, anche se gli ha rifilato uno storico 6-1 in un derby di Manchester, e ricordato come l’allenatore italiano che gli ha offerto il migliore vino alla fine delle gara (una tradizione), “meglio di Capello e Ancelotti”.