Un’analisi tattica di Inter-Verona 4-2

E’ stata una partita strana, l’Inter ha segnato quattro gol, ma uno solo su azione e il portiere Rafael non ha compiuto parate significative, se non una su Guarin. Si è visto quindi quel cinismo e quella cattiveria sotto porta che Mazzarri chiedeva alla squadra, aiutata dalle dimenticanze difensive del Verona sui calci piazzati. Dall’altra parte l’Inter ha subito due gol, ma nel complesso si sono visti dei miglioramenti, rispetto alle precedenti partite. Come già detto in cronaca l’Inter ha difeso più alto e ha convinto negli uno contro uno. Ranocchia ha avuto la meglio su Toni per 70 minuti, perdendo però sicurezza dopo il gol di Romulo e venendo salvato dal fischio arbitrale quando l’ex azzurro gli aveva preso il tempo. Jesus ha stoppato le speranze di Iturbe di fare un figurone a S.Siro, dopo Gervinho e Cerci, però questa volta dalla parte sua e di Nagatomo non ci sono stati sfracelli, anche se il giapponese è stato saltato da Romulo, che ha battuto Carrizo. Anche Rolando se l’è cavata e Alvarez ha dato una grossa mano in difesa,  mentre Cambiasso si è smosso dalla sua staticità difendendo più alto. Nella fase offensiva, tolti i tre gol da fermo, l’Inter ha trovato difficoltà a creare pericoli finchè il Verona ha giocato con il 4-5-1. Grande il lavoro delle due mezzale di Mandorlini: Romulo sul centrodestra evitava l’inferiorità numerica, dando manforte a Iturbe e Agostini quando l’Inter attaccava su quel lato con Nagatomo, Alvarez  e Palacio. Stesso discorso dall’altra parte per Jorginho. Romulo e Jorginho poi si compattavano con Donati al centro chiudendo ogni spazio a Kovacic. L’Inter si è sbloccata su azione quando Cambiasso è venuto a supporto di una manovra corale sulla sinistra, nata da un fallo laterale conquistato dalla spinta di Nagatomo e Kovacic, e che ha visto protagonisti Nagatomo, Alvarez, Palacio e lo stesso Cambiasso in prima e seconda battuta, grazie alla marcatura morbida di Cacciatore e a Guarin che abbassando Agostini ha tenuto in gioco Cambiasso. Quindi se i quattro gol non devono far pensare ad un attacco esplosivo, i due gol subìti non devono far pensare ad un disastro totale in difesa, anche se nelle due circostanze si sono visti gli stessi identici errori commessi contro il Torino. E ora martedì sera a Bergamo l’Atalanta.

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