Mazzarri il modesto

Sono Mazzarri e sono il più grande allenatore del mondo, il bicchiere lo vedo “più che mezzo pieno” (sic), le mie squadre giocano talmente bene che prendono gol a volte perchè si rilassano troppo, tanto sono brave (“Giocando bene e imponendo il nostro gioco, capita che perdiamo di vista l’attenzione difensiva”), e a chi mi chiede perchè abbiamo tre punti in meno dell’anno scorso, non rispondo perchè “sono provocazioni” e non rispondo nemmeno a chi mi chiede perchè non ho parlato domenica sera dopo il pareggio con il Torino, dove comunque ho visto un’Inter fare gioco (sic), io che ho ricevuto “solo complimenti” da chi ha visto la partita e ci può stare di entrare in campo male, dopo i viaggi aerei dei nazionali (ma non chiamateli alibi i miei). Ah e con la Roma si è perso per motivi strani e con il Cagliari abbiamo dominato, ma qui in Italia non capiamo niente che “guardiamo solo ai risultati”, doveva arrivare Thohir dall’Indonesia per farmi i complimenti. I giovani li tengo talmente a cuore che se mi chiedete di Longo che non gioca al Verona, faccio una faccia come dire Longo chi? E poi vi rispondo “Non ci ho fatto molto caso, ho già troppi giocatori in rosa”. E non chiedetemi di far giocare Olsen che per farlo giocare  “dovrebbe uscire Guarin o Cambiasso, chiedete i risultati e poi anche di far giocare i diciottenni”. Togliere Cambiasso, ma che siamo matti? E se mi chiedete quando torna Campagnaro io vi rispondo manco fossi er Piotta che canta supercafone, “E che ne so io, mica sono un chirurgo”. Che domande assurde che mi fate.

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