Per un Guarin che vuole giocare più avanti, c’è un Kovacic che si accontenterebbe di giocare, poi c’è un Campagnaro che “fa arrabbiare” e un Ranocchia ripiombato nei retaggi del passato. E’ una rete ingarbugliata che Mazzarri deve sciogliere, trasformandosi in Mr. Wolf di Pulp Fiction, quello che risolveva i problemi, prima che esplodano in qualcosa di più grosso. Cominciamo da Guarin, come fanno i giocatori di oggi ha parlato per bocca del suo procuratore, che oltre a chiedere alla società di battere un colpo per il rinnovo, ha chiesto a Mazzarri di farlo giocare più avanti. Mazzarri ha risposto picche nell’ultima conferenza stampa, dicendo che deve imparare a giocare da mezz’ala, salvo poi mandarlo a fare il trequartista-seconda punta dopo mezz’ora di gara con il Torino. Dove lo sistemerà ora? Poi c’è Kovacic, la sua arrabbiatura è nota, tolto per far entrare Carrizo dopo cinque minuti, lui ha il problema opposto, vorrebbe giocare più indietro, ma Mazzarri lo vede come trequartista, poi un po’ più spostato di lato, ancora un po’, ecco dove c’è la panchina. Ma vengono riportati anche degli screzi con un fedelissimo, Campagnaro, che come un Viera dei bei tempi, s’infortuna, guarisce con la sua nazionale, torna e si reinfortuna. Infine Ranocchia, continuare a credere in lui dopo le ultime due uscite negative o affidarsi al rientro di Samuel? E’ il tempo delle scelte.