Sicuri di giocare Jonathan e Palacio. Kovacic pronto a sostituire Alvarez nel ruolo di trequartista e Ranocchia a rischio panchinamento con probabile ritorno di Samuel dal primo minuto. Queste le indicazioni della conferenza di Mazzarri alla vigilia di Torino-Inter. Mazzarri si conferma allenatore che non ama cambiare, l’assenza di Alvarez lo rammarica molto e, scartata l’idea Guarin seconda punta (“Deve trovare gli automatismi da mezz’ala”), la scelta ricade su Kovacic senza molta convinzione. Niente seconda punta, Icardi potrà ancora una volta entrare a partita iniziata, ma non dall’inizio. Mazzarri la spiega con le condizioni fisiche non ottimali del’ex sampdoriano, ma è chiaro che il tecnico vuole undici giocatori che partecipano alla fase difenisva e Icardi è ancora indietro da questo punto di vista. I due gol presi in contropiede dalla Roma con palloni persi nella trequarti avversaria hanno lasciato il segno e Mazzarri vuole dai suoi un’immediata aggressione sugli avversari quando la squadra perde palla, cosa che Icardi non garantisce, mentre Alvarez aveva imparato a fare. Il tasto dolente rimane sempre quando si parla di calcio al di fuori dei confini nazionali. La frase di de Laurentis (“Ho preso Benitez per giocare in champions”) ha lasciato il segno e quando il giornalista della Gazzeta dello sport gli chiede “se si è immaginato di parlare con Thohir, al di là del suo inglese”, Mazzarri ricorda piccato che lui l’inglese lo parla e ha fatto la gavetta come osservatore in giro per il mondo. The international Mazzarri.