La crisi del Manchester United

Dopo 6 giornate di Premier e incontri di Champions League, alcune riflessioni sulle squadre che sinora hanno maggiormente impressionato in positivo e negativo. Partiamo dal Manchester United con soli 7 punti e ben 3 sorprendenti sconfitte. Titolava lunedì The Times: “La tempesta che Ferguson ha lasciato”, parlando apertamente di confusione all’Old Trafford e dell’incubo del povero Moyes. Sì perchè si cominciano ad attribuire colpe sia allo stesso Ferguson che agli attuali proprietari del Club, gli americani Glazers, al punto di parlare di “polpetta avvelenata” lasciata al nuovo allenatore ed anche di “successione al veleno”.

Vediamo di capire il perchè: negli ultimi 5 anni sono stati utilizzati gli stessi giocatori che hanno ottenuto grandi risultati,ma inevitabilmente sono diventati sempre più vecchi. I nuovi giocatori acquistati, ovviamente giovani, erano decisamente meno bravi di quelli che hanno sostituito ed in più è stato ceduto qualcuno come Cristiano Ronaldo. La conclusione è semplice, Moyes ha oggettivamente ereditato la squadra peggiore da quando Ferguson iniziò ad allenarla(1993). Quasi quasi viene da pensare che Ferguson abbia deciso di smettere ora perchè consapevole che non avrebbe avuto grandi aiuti/acquisti dagli attuali proprietari. Parallelamente i fans aspettavano importanti novità, non arrivate. Moyes aveva presentato una sua lista di giocatori desiderati, ma sembra sia arrivato solo il quarto o quinto di essa e cioè Fellaini, buon giocatore, ma certamente non un top player. Sembra che i Glazers abbiano dovuto coprire ingenti debiti e si parla di 680 milioni di sterline spesi. Insomma Ferguson, con la sua bravura, sembra abbia nascosto questi problemi, ma ora la qualità e competività della squadra si deve ridimensionare. L’emblema di quanto sta avvenendo è Ferdinand, uno degli artefici di grandi successi, ma ora, età 34 anni, vero punto debole di una difesa decisamente in balia degli avversari (clamorosi i gol presi sabato con il West Bromwich).

Lo stesso Moyes, con un’analisi ineccepibile e forse per giustificare risultati sconfortanti, ha pubblicamente dichiarato che occorrono 5-6 top players per vincere la Champions e che ci vorranno anni. Molto sincero, ma questo potrebbe aver compromesso i suoi rapporti con i giocatori. Se poi ricordiamo che, al contrario, tutte le squadre di prima linea si sono rafforzate, la situazione, tecnica e relazionale, appare alquanto brutta.

Poi, al limite, le cose si metteranno meglio in futuro, ma al momento queste riflessioni appaiono veritiere.

Come sappiamo la colpa ricade in primis sull’allenatore ed infatti si parla già di Moyes, troppo bravo per l’Everton  e troppo poco per lo United.

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