L’Inter avrebbe deciso di fare ricorso contro la squalifica della curva per razzismo. Non conosco le motivazioni di questo ricorso, ma la società la stagione scorsa ha pagato centinaia di migliaia di euro in multe per episodi di razzismo, compreso in Europa, dove non c’è il giudice juventino Tosel. Ma se si va indietro negli anni non si possono non ricordare, sempre dallo stesso settore, le croci celtiche, gli striscioni inneggianti ad Hitler, i motorini lanciati dagli spalti. Ma in cosa consiste il razzismo? In quasi tutti gli stadi italiani ai giocatori neri non viene fatto un semplice buuh, che se così fosse potrebbe essere un gesto di sola disapprovazione, ma gli viene fatto il verso della scimmia (un ritmato “uh uh uh”) quando questi toccano palla o fanno un tackle. Si tratta inequivocabilmente di razzismo e doverlo spiegare è un esercizio quasi sciocco, ma nel paese dei “non ho visto ne’ sentito” risulta necessario. Sarò quindi impopolare, ma non parteciperò al coro di quelli che denunciano il “due pesi e due misure” tra la curva dell’Inter e la curva della Juve, perchè mi sa di ricerca dell’alibi e di non voler assumersi le proprie responsabilità. Che poi denunciare il “due pesi e due misure” significa ammettere implicitamente che il verso della scimmia effettivamente c’è stato, quando poi si nega di averlo sentito. D’altra parte in Italia è sempre così, quando uno viene chiamato a rispondere di qualcosa, si professa vittima di un doppiopesismo. Anche la Juve quando fu accusata di calciopoli disse “anche gli altri lo facevano”, ma si spera che l’Inter non utilizzi questo metro, in ogni circostanza. Una società è responsabile del comportamento dei propri tifosi e da essa e dai suoi tesserati ci si aspettano condanne ferme del razzismo e non ammiccamenti demagogici alla piazza. La cosa è molto più semplice, da qualche mese le regole sono cambiate, ora se fai la scimmia non te la cavi più con una multa, ma ti squalificano lo stadio, se non lo capisci e lo rifai ti tolgono i punti in classifica, infine se proprio non ci arrivi ti escludono dal campionato. E’ chiaro? P.s. Ha ragione Bedy Moratti a dire che se c’è una cosa che non si può dire dell’Inter è che sia razzista, l’Inter di Moratti è la società più antirazzista che ci sia in Italia, ma il problema sono le frange dei soliti noti, non facciamo finta di non capirlo.