Napoli-Inter 1-1 21′ Dimarco, 86′ Billing

Partita durissima a Napoli, un’Inter falcidiata dagli infortuni, perdendo anche Calha e Dimarcos nel corso della partita, va in vantaggio con un sinistro su punizione nel sette nello stadio di Maradona proprio di Dimarco, primo calciatore a segnare su punizione in questo stadio da quando è stato intitolato allo stesso Maradona. Diego avrà applaudito, ovunque sia.
Una gara per uomini veri, Conte ha mandato i campi i suoi per randellare sin dai primi minuti, ginocchiata sul retrocoscia a Calha (una “vecchia” si dice in gergo), che lo costringerà ad uscire, intervento killer su Thuram, nemmeno sanzionato, Dumfries abbattuto in area da un meteorite, rigore plateale, negato, il Var non interviene nemmeno, d’altronde era un meteorite, non un giocatore del Napoli. Ma come anticipato Dimarcos indossa per un attimo il numero dieci… Assedio nel finale di tempo del Napoli, che colleziona calci d’angolo, Bastoni s’immola, il Napoli chiede un rigore per un tocco di mano dello stesso di Dumfries, che però sembra proteggere il corpo, situazione controversa ma meno plateale dell’episodio precedente a parti invertite.
Nella ripresa bisogna fare di necessità virtù, Inzaghi prova un 4-4-2, poi di fatto 5-3-2, mette Dumfries a sinistra, difesa Pavard-Bisseck-DeVrj-Acerbi-Dumfries, centrocampo Barella-Zielinski-Mikhi(Frattesi dal 81′), in attacco Correa e Lautaro, perchè anche Bastoni e Thuram non ce la fanno, diventa però un 4-4-2 quando Dumfries si alza e Barella si allarga dall’altra parte, Acerbi sfila dietro a sinistra, Pavard sfila a destra. Siamo falcidiati, resistiamo eroicamente, ma nel finale arriva il gol di Billing, ma abbiamo una incredibile reazione d’orgoglio e proviamo a vincerla buttandoci in avanti all’arma bianca, anche se la grande occasione finale ce l’ha il Napoli, Acerbi infatti smorza il tiro di Ngonge e Martinez è bravo a rimanere in piedi non facendosi beffare da un tiro che dopo la deviazione era diventato un pallonetto. Come detto, per la cronaca oltre al rigore solare su Dumfries, forse c’era un rigore anche per il Napoli, ma su Dazn parlano solo di quest’ultimo e glissano sul primo, come su altri media.
Che dire, chi non ha visto la partita potrebbe dire un nulla di fatto, chi l’ha vista ne esce stremato e stanco quasi come i nostri eroici falcidiati in campo, ma comunque soddisfatti, perchè si poteva vincere, subiamo il pareggio nel finale, ci gettiamo in avanti per riprenderci i tre punti, tanti episodi, duelli all’arma bianca, ma la grande occasione ultima al fotofinish ce l’ha avuta il Napoli.
Inoltre non è finita in rissa nonostante il clima mediatico creato da certa stampa nei giorni precedenti, qualche momento di nervosismo normale, ma i giocatori sono stati bravi a mantenere i nervi saldi non facendo fare figuracce al calcio italiano. Nessuno ha bestemmiato, tutti sono stati rispettosi come dei bravi chierichetti, anche se gli azzurri hanno picchiato come fabbri, proprio come una classica squadra dell’oratorio, d’altronde l’allenatore è un devoto che sanguina di lacrime come nei migliori miracoli partenopei. Ora vediamo cosa s’inventano.
Un’ultima considerazione, gli innesti di Conte come Billing e Ngonge hanno cambiato la partita e inciso di più dei cambi di Inzaghi, ma il lacrimante non diceva di avere una rosa da quattro soldi? Tra l’altro un certo Simeone è rimasto pure in panchina.. Da parte nostra continuiamo a prendere gol nei minuti finali. Una pecca su cui ragionare.
Ora ormai abbiamo mezza squadra infortunata, ci vorrà un creativo del miglior design milanese per fare la prossima formazione contro il Feyenoord a Rotterdam, mercoledì alle 18.45.
IL TABELLINO
NAPOLI-INTER 1-1
MARCATORI: 22′ Dimarco (I), 87′ Billing (N)
NAPOLI: 1 Meret; 22 Di Lorenzo, 13 Rrahmani, 4 Buongiorno; 21 Politano (82′ 26 Ngonge), 6 Gilmour (79′ 15 Billing), 68 Lobotka, 8 McTominay, 37 Spinazzola (82′ 17 Olivera); 11 Lukaku, 81 Raspadori (77′ 9 Okafor)
In panchina: 14 Contini, 96 Scuffet, 5 Jesus, 16 Marin, 18 Simeone, 29 Hasa.
Allenatore: Antonio Conte.
INTER: 13 Josep Martinez; 31 Bisseck, 15 Acerbi, 95 Bastoni (81′ 6 De Vrij); 2 Dumfries, 23 Barella, 20 Calhanoglu (50′ 7 Zielinski), 22 Mkhitaryan (81′ 16 Frattesi), 32 Dimarco (50′ 28 Pavard); 9 Thuram (65′ 11 Correa), 10 Lautaro Martinez.
In panchina: 12 Di Gennaro, 40 Calligaris, 6 De Vrij, 8 Arnautovic, 16 Frattesi, 21 Asllani, 50 Aidoo, 58 Cocchi, 99 Taremi.
Allenatore: Simone Inzaghi
Arbitro: Doveri. Assistenti: Alassio – Peretti. Quarto ufficiale: Colombo. VAR: Marini. Assistente VAR: Di Bello.