Inter e Juve scatenano il disordine totale, però che partita!

Inter-Juve 4-4 15′, 38′ Zielinski (I, 2 Rig.), 20′ Vlahovic (J), 27′ Weah (J), 35′ Mkhitaryan (I), 53′ Dumfries (I), 71′, 82′ Yildiz (J)

Un’Inter-Juve così, come non lo avevamo visto mai, il risultato parla da solo, ma quanti errori, quanto disordine in campo, certo non si può dire che le due squadre abbiano badato solo a difendersi, per usare un eufemismo, direi il contrario chiaramente, hanno pensato solo ad attaccare, un derby d’Italia decisamente poco tradizionale. C’è a chi sarà piaciuto e a chi no se si aspettava più ortodossia in campo. Di certo qualcosa sta cambiando nel calcio italiano. C’è anche il contingente però, l’assenza di Calhanoglu fa saltare gli equilibri al centrocampo nerazzurro, Zielinski non lo fa rimpiangere solo nel sostituirlo al tirare i rigori, decisamente non per tutto il resto. Il fulcro della partita è nello scontro tra la catena di sinistra dell’Inter e quella di destra della Juve, Bastoni e Dimarco spavaldi e arrembanti accettano la sfida, ma concedendo molto in fase difensiva a Conceicao e Cambiaso. Ma alla fine quello che è determinante sono gli scriteriati errori individuali dei difensori juventini che provocano due rigori e dall’altra parte il caos generale nella fase difensiva neroblue.

Diciamo che il 4-2-3-1 di Thiago Motta è solo sulla carta, i bianconeri giocano con il solo Locatelli davanti alla difesa e Fagioli davanti a lui per un 4-1-4-1 molto offensivo. In casa meneghina l’unico a mettere un po’ d’ordine è Mikhitaryan che poi ci regala anche un’azione e un gol stupendo per vie centrali. La sfrontatezza di Bastoni e Dimarco è però anche una scelta tattica di Inzaghi e non una iniziativa dei due, lo si vede in fase difensiva quando Dimarco rimane altissimo a pressare Cambiaso e Bastoni scivola in fascia per affrontare Conceicao, praticamente un 4-4-2 Sommer; Dumfries, Pavard, De Vrij, Bastoni; Barella-Zielinski-Mikhi-Dimarco; Lautaro-Thuram.

Ad inizio ripresa il Biscione 1908 va all’arrembaggio, emergono ancora errori individuali dei piemontesi, Di Gregorio è anche questa volta in difficoltà sulle uscite, segna Dum Dum Dumfries. Siamo al 53′ e sul 4-2 la partita sembrava in cassaforte. Cos’è successo? Dapprima l’Inter ha continuato a rullare, Di Gregorio ha detto no a due gol già fatti di Dimarco e Barella riscattandosi con due parate eccezionali, poi ancora Barella, poi Lautaro finalmente vicino al gol, quattro palle gol per andare sul 5-2, ovazioni a scena aperta, e poi? Becchiamo un gol in contropiede con De Vrij che era andato a pressare nella trequarti esterna avversaria… Il finale è clamoroso, centrocampi saltati, sgrobbate, cavalcate, Lautaro alto, ma si torna al 3-5-2 con l’ingresso di Darmian per Dimarco, ora sembra una squadra che vuole amministrare negli ultimi dieci minuti dopo una partita fuori dai canoni, invece ancora una volta il centrocampo non fa filtro, il pacchetto difensivo si abbassa e arriva il 4-4.

Insomma, è stata una partita per certi versi storica, Inter e Juve per la prima volta nella storia del campionato italiano si sono affrontate con l’intento di fare un gol in più dell’avversario e non prenderne uno in meno, questo può essere stato dettato anche da situazioni contingenti come l’assenza di Calhanoglu per infortunio e Asslani non al meglio, ma la scelta del mister di schierare Dumfries e non Darmian, mettere Dimarco altissimo sfidando la catena di destra a sua volta ultraoffeniva della Juve, ci ha detto di una partita sfrontata, spavalda, ma non sempre con l’applicazione difensiva sul pezzo. E’ mancata un po’ la spina dorsale De Vrij-Zielinski-Lautaro, anche se Zielinski ha il merito di segnare i rigori. Sicuramente aspettiamoci un campionato diverso, con meno continuità di rendimento nel corso della stagione e nell’arco della partita singola, ma più emozionante, sfidante. I ragazzi saranno delusi perchè avevano la partita in pugno, ma rendiamo merito anche al portiere della Juve che ha negato il 5-2.

IL TABELLINO
INTER-JUVENTUS 4-4
MARCATORI: 
15′, 38′ Zielinski (I, 2 Rig.), 20′ Vlahovic (J), 27′ Weah (J), 35′ Mkhitaryan (I), 53′ Dumfries (I), 71′, 82′ Yildiz (J)

INTER: 1 Sommer; 28 Pavard (63′ 31 Bisseck), 6 De Vrij, 95 Bastoni; 2 Dumfries, 23 Barella, 7 Zielinski (63′ 16 Frattesi), 22 Mkhitaryan, 32 Dimarco (76′ 36 Darmian); 9 M. Thuram (87′ 99 Taremi), 10 Lautaro Martinez.

In panchina: 12 Di Gennaro, 13 J. Martinez, 8 Arnautovic, 11 Correa, 17 Buchanan, 21 Asllani, 42 Palacios, 52 Berenbruch.

Allenatore: Simone Inzaghi.

JUVENTUS: 29 Di Gregorio; 27 Cambiaso, 15 Kalulu, 6 Danilo (76′ 4 Gatti), 32 Cabal; 5 Locatelli, 16 McKennie (83′ 19 K. Thuram), 22 Weah (61′ 10 Yildiz), 21 Fagioli (61′ 37 Savona), 7 Conceicao; 9 Vlahovic (76′ 51 Mbangula).

In panchina: 1 Perin, 23 Pinsoglio, 17 Adzic, 40 Rouhi.

Allenatore: Thiago Motta.

Arbitro: Guida. Assistenti: Meli, Alassio. Quarto ufficiale: Colombo. VAR: Mazzoleni. Assistente VAR: Fabbri.

Note
Spettatori: 
75.056. Incasso complessivo: 7.614.585 euro, secondo della storia della Serie A
Ammoniti: Danilo (J), Pavard (I), Dumfries (I)
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