Il focus della conferenza stampa di Conte
Nella conferenza stampa post Inter-Sassuolo 2-1, il concetto ritornante è stato il paragone con l’Inter Sassuolo 3-3 della scorsa stagione, vediamo le differenze
Antonio Conte ha sottolineato come prima la sua squadra doveva pressare alto h24, ora ha imparato a gestire e con umiltà anche in base all’avversario.
Una squadra da Tiki-Taka che ha il possesso palla più alto della serie A come il Sassuolo invece può essere anche aspettata. Come spiegato dal Mister in conferenza è una sorta di sintesi, che abbiamo già visto nelle precedenti partite, cioè prima un pressing alto con Barella che si alza unito agli attaccanti, poi ci si compatta con la Lu-La che ripiega e uno dei tre centrali che si alza (Darmian ieri) in modo da fare densità nella zona intermedia del campo.
In questo girone di ritorno Conte ha smentito chi lo accusava di dogmatismo o se vogliamo ha abbandonato lui un certo dogmatismo; come detto addio al pressing alto m90, abbandono della presunzione di giocare senza guardare le caratteristiche dell’avversario, impiego di Eriksen da regista basso smentendo saggiamente se stesso, ma anche sul piano mediatico, stop alle polemiche (le ultime in dicembre) e i toni da capopolo che dividevano la tifoseria, bensì profilo basso in sala stampa, in stile Draghi antelitteram.
Ma le parole che saranno suonate come musica ai tifosi nerazzurri sono quelle del titolo, “andiamo a spodestare la Juve”.
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