Ora basta, servono date e decisioni

Quando ripartirà il campionato

Ora Basta! Dice Bobo Vieri in una nota pubblicità di un rasoio per barba. E potremmo dire anche noi la stessa cosa. Cittadini e tifosi sono sempre più irritati come con un rasoio che non recide dall’indecisione e dalla contradditorietà e dal continuo annunciare senza decidere in questa situazione dominata da una pletora di esperti, commissari e burocrati.

E allora, trovando il giusto equilibrio tra salute ed economia, ma anche su un terzo fattore, la libertà delle persone, bisogna dare delle scadenze certe di riapertura. Prima hanno minimizzato il virus non facendo il blocco per tempo, poi lo hanno fatto tardi quando i buoi erano scappati e ora lo prolungano oltre ogni misura, la tempistica è fondamentale per capire gli errori del governo che ha detto e fatto tutto e il contrario di tutto e ancor peggio nei modi e nei tempi sbagliati.

Riaprire il campionato a metà giugno già vorrebbe dire ingolfare il calendario, fine maggio sarebbe la data ideale. Ci sono 12 partite da giocare, ripartendo il 6 giugno vorrebbe dire dover fare anche doppi turni infrasettimanali per finire a metà luglio, visto che poi secondo le direttive Uefa ci saranno le coppe europee da giocare in rapida successione fino a fine luglio. Tutti gli altri paesi hanno già preso decisioni e stanno riaprendo i battenti, non c’è più tempo.