Una vittoria, per evitare un malinconico 0-0 di fine stagione e per scrostare la classifica. Il gol di Rocchi a nove minuti dalla fine su assist di Jonathan, prima qualche discreta azione nei primi 25 minuti, ma poi Parma molto più pericoloso, solito Handanovic paratutto.
Nuovi striscioni polemici, questa volta la curva nord va al nocciolo del problema e finalmente chiede conto del fantomatico progetto e dell’intoccabile Branca.
Inter in campo con Kovacic in mezzo a Zanetti e Kuzmanovic, esterni Alvarez e Schelotto, Rocchi punta centrale, difesa Jonathan-Ranocchia-Samuel-Pereira. Parma con uno schieramento analogo, Valdes regista in mezzo a Marchionni e Parolo, sulle ali Belfodil e Sansone, Amauri punta centrale, difesa Benalouane-Coda-Lucarelli-Gobbi. Dopo un buon inizio del Parma con i tagli verso destra di Amauri che aprivano la difesa, l’Inter si è mossa meglio nei primi 25 minuti, costruendo cinque azioni e insistendo con un’azione tipo: Schelotto alto che fa sponda per l’inserimento di Kuzmanovic o Pereira, Alvarez stringe dalla destra per ricevere e fare una seconda sponda. Il Parma però prende le misure e l’azione si completa solo una volta (senza passare per Alvarez) con tiro di kuzmanovic alto. Sull’altro lato dettano i movimenti di Jonathan, l’azione più bella quando il brasiliano è bravo a fare sponda per Rocchi uscito sull’esterno, passaggio interno per Alvarez e inserimento di Jonathan, il cross è sventato, come in altre due occasioni, una volta con Zanetti. C’è più movimento del solito e Kovacic può contare su Kuzmanovic e Alvarez che vengono incontro o allargare a destra per Jonathan, che quando Kuzmanovic taglia verso il suo lato ne nasce l’azione più pericolosa, con Schelotto che non sfrutta l’assist rasoterra del serbo, complice l’intervento in scivolata di Benalouane. Più incisivo però il Parma, che tra il 25′ e il 33′ va al tiro cinque volte. Zanetti perde il contrasto con Amauri a metà campo, Kuzmanovic rimane nella metà campo avversaria è c’è spazio per l’inserimento di Sansone sulla mezz’ala destra, uno contro uno vinto con Ranocchia e prima paratona per Handanovic. In un’altra occasione Zanetti non stringe su Parolo che può andare alla conclusione dal limite, vola Handanovic. Altri due tiri arrivano sugli sviluppi di calci d’angolo (sempre in affanno l’Inter sui corner), Handanovic con la punta delle dita su Benalouane, mentre a Valdes ci pensa la traversa. Non funziona bene la catena di destra, Alvarez non difende, Jonathan si schiaccia quasi da terzo centrale e c’è spazio per Gobbi, Zanetti esce sull’esterno per chiudere e si crea un buco sull’interno dove svariano Sansone e Parolo. In un’azione simile arriva un altro tiro dal limite, Marchionni manda fuori di poco.
E’ successo poco invece nel secondo tempo, sono calati Kuzmanovic, che ha continuato a fiondarsi in avanti ma faticando a rientrare, e Schelotto, che quando ha provato a fare qualcosa di più del gioco di sponda è andato incontro a figuracce, mentre Alvarez è rimasto più sulle sue largo a destra. Nel Parma si è rivisto Biabiany, ma una grande uscita di Handanovic gli ha negato il gol dell’ex. Il Parma ha sfondato ancora tagliando da sinistra verso il centro, da brividi l’inserimento di Sansone con sponda di Amauri e tiro sul primo palo fuori di pochissimo. Alla fine è arrivata la vittoria con un gol a nove minuti dalla fine, sempre Kovacic che allarga sulla destra, puntuale il movimento di Jonathan, Kuzmanovic intanto porta via Santacroce abbassandolo, rimane libero a mezz’aria Rocchi che riceve il cross basso e colpisce sporco spiazzando Mirante, complice forse una deviazione di Santacroce, ma il portiere comunque si era già buttato dall’altra parte. Finale con il 5-4-1 con Chivu al posto di Rocchi, il rumeno si sistema in mezzo a Ranocchia e Jesus, unica punta diventa Alvarez, Jonathan e Pereira completano il reparto difensivo e il centrocampo si sistema a quattro con Zanetti-Kovacic-Kuzmanovic e Garritano. Gli assalti del Parma producono una sola occasione, ancora un cross dalla sinistra e Biabiany lasciato libero da Pereira sbaglia l’intervento di testa.