di Lupo
La Premier League ha già dato il suo responso per quanto riguarda il primo posto nettamente e meritatamente conquistato dal Manchester United.
Ieri si è giocato a Wembley la semifinale di FA Cup tra Chelsea e Manchester City. L’ altra semifinale è stata vinta dal Wigan e quindi trattasi di una finale in quanto appare impossibile, salvo miracolo, una vittoria della Coppa da parte del Wigan. Le squadre partono molto guardinghe onde evitare pericoli, ma la gara è bella ed avvincente fin dall’inizio. Il Chelsea mostra un centrocampo valido con un poker d’assi quali Ramires, Mata, Oscar e Hazard e avanti Ba, attaccante molto pericoloso e guizzante. Il City manca di Hart e Silva, ma offre un gioco sempre molto veloce in attacco con continui spostamenti e azioni in profondità sempre garantite da quel “mostro” di Yaya Tourè. Nei primi 20 minuti il City ha già due importanti occasioni con tiri finali di Aguero e Tevez intercettati all’ultimo dai difensori . Ma anche i Blues hanno un importante occasione, ma Kompany riesce a salvare sulla linea.
Progressivamente il City comincia a prendere il sopravvento ed al 35′ Yaya Toure intercetta un pallone a metacampo, avanza spiazzando vari difensori per poi smistare ad Aguero che sempre in velocità smarca su Nasri il cui tiro viene ribattuto, ma da lui ripreso e messo imparabilmente in rete. Nei 10 minuti il City manca ben due clamorose occasioni. Yaya Tourè è sempre l’architetto della squadra e libera via via Aguero, Tevez, ma Milner sciupa clamorosamente e così poco dopo Tevez.
La ripresa sarà una delle più spettacolari cui abbia assistito per intensità, occasioni da rete e tensione. Dopo due minuti Barry esegue un cross in area dove attendono ben due del City e il solo Ivanovic, quindi grosso errore della difesa, ed Aguero piazza di testa nel sette con Czech che può solo vedere il pallone in rete. Poi il City domina e confeziona, sempre in velocità, altre due straordinarie palle gol però mancate. Insomma: due gol e 4 grandi occasioni in poco più di un’ora. Il Chelsea appare stordito e lento e Benitez inserisce Torres quasi per disperazione. Chelsea con 4 mezzali offensive e due attaccanti. Non succede nulla quando al 65′ dopo un cross che sembra innocuo la palla è ribattuta dalla difesa, ma c’è un rimbalzo sul quale in acrobazia Ba anticipa Kompany e Nastasic sin qui perfetti e accorcia le distanze.
A questo punto succede l’incredibile, peraltro già visto varie volte seguendo le gare del City: i Blues corrono il doppio di prima, il City va in confusione ed anche il Chelsea confeziona ben quattro grandi occasioni per pareggiare, alcune sbagliate ( Ramires, Mata), ma altre sventate possiamo dire miracolosamente dalla riserva di Hart ,un gigante rumeno di nome Costel Pantilimon riuscito persino a rubar palla a Ba e a Torres ormai pronti a deviare in rete. Chissà cosa hanno provato sia i tifosi del Chelsea che quelli del City. Ma anche gli uomini del Mancio hanno nel finale due grandi possibilità in contropiede sempre grazie a Tourè non a caso eletto Man of the Match. Mancini inserisce nel finale ben due difensori, Garcia e Lescott, la tensione è a mille, ma stavolta il City riesce a finire la gara vincendo 2-1.
Cosa dire alla fine: splendida partita, splendido finale, assedio del Chelsea compreso e grandi emozioni. Il City si conferma grande squadra, se giocasse sempre come la prima ora di gioco sarebbe incontenibile e quindi imbattibile. Si è però rivelato spesso discontinuo oppure ha fasi in cui va in tilt vuoi per deconcentrazione o per per problemi relazionali tra giocatori e allenatore. Non si spiega altrimenti il distacco di 12 punti dallo United e l’uscita quasi immediata dalla Champions. Menzione particolare per Yaya Tourè che un cronista inglese ha definito alla fine dell’incontro “il Dio del pallone”. Comunque la squadra si avvia, salvo imprevisti, a conquistare un altro importante trofeo. Diamo merito perciò anche all’ex Interista Mancini: ma rimarrà al City? Lo sapremo tra qualche mese. Ora tutti alla finale tra City e Wigan l’11 Maggio.