Il sogno e poi il brusco risveglio

Borussia Dortmund-Inter finisce 3-2,
4’ Lautaro Martinez (I), 39’ Vecino (I), 50’, 76’ Hakimi (B), 63’ Brandt (B), sotto il tabellino

barella in champions

Nerazzuri a 4 in classifica, ma se vincono a Praga e il Dortmund perde a Barcellona possono tornare a parimerito coi tedeschi

Capolavoro di pretattica di Antonio Conte che dopo aver affermato in prepartita che la sua squadra non può giocare in contropiede, punisce l’ingenuo pressing alto del Borussia Dortmund con due ripartenze micidiali. Protagonista Lautaro che prima riceve il rilancio lungo e intelligentemente non serve Lukaku ma trova il varco giusto per colpire. Poi dopo l’uscita palla al piede nel traffico di Brozovic lo stesso Toro pulisce il campo per Candreva che serve l’inserimento di Vecino, il quale va a raddoppiare. Era chiaro che giocatori così avevano tutte le caratteristiche per colpire in contropiede, per il resto il Biscione sfrutta il tre contro due a centrocampo difendendo a zona mandando a turno uno dei tre su Witsel, si copre bene sulla destra con Candreva e Godin e soffre qualcosa a sinistra con Biraghi puntato da Hamiki e Skriniar altissimo su Sancho che comunque almeno nel primo tempo tiene bene anche se tutti e due prendono il giallo, preallarme di un crollo nella difesa. Si chiude il primo tempo 2-0 come a Monaco di Baviera contro il Bayern nel 1989.

Nella ripresa, però, il Borussia, tanto ingenuo nel primo tempo, si dimostra tanto cinico nello sfruttare ogni errore dei nerazzurri e bravo nel ribaltare tatticamente la partita. Il Biscione infatti non riesce più a trovare le sponde per ripartire di Lukaku e Martinez che ora vengono sempre anticipati, come quando Candreva cerca Lautaro ma trova l’intercetto del difensore che dà il là al gol dell’1-2. Poi una clamorosa palla persa da Brozovic su rimessa a nostro favore (!) scaturisce il gol del pareggio. I tedeschi giocano sempre da sinistra a destra e prendono d’infilata sul suo centrosinistra la difesa meneghina centrando il 3-2. i cambi di Conte appaiono ancora una volta tardivi, anche se poi Sensi ridà un po’ di verticalità alla squadra e Lazaro personalità, mentre Politano entra ma s’infortuna, però è troppo tardi e finisce 3-2.

Non è detta l’ultima parola, il Borussia dovrà comunque andare a giocare a Barcellona, mentre l’Inter a Praga, ma ad ogni modo sono emersi pregi e difetti già visti in questa stagione: Il grande approccio alla partita, così come il calo nella ripresa (sopratutto del centrocampo), i cambi tardivi di Conte, come le palle perse davanti all’area di Brozovic, la difesa che se presa d’infilata centralmente va in difficoltà e Skriniar che soffre sul centrosinistra come in generale difensori centrali non adatti alla difesa a tre, qualche giocatore chiaramente inesperto per la champions, ma si sapeva.

IL TABELLINO
BORUSSIA DORTMUND-INTER 3-2
MARCATORI
: 4’ Lautaro Martinez (I), 39’ Vecino (I), 50’, 76’ Hakimi (B), 63’ Brandt (B)

INTER: 1 Handanovic; 2 Godin, 6 De Vrij, 37 Skriniar; 87 Candreva, 8 Vecino (68’ 12 Sensi), 77 Brozovic, 23 Barella, 34 Biraghi (66’ 19 Lazaro); 10 Lautaro Martinez, 9 Lukaku (73’ 16 Politano).

In panchina: 27 Padelli, 20 Borja Valero, 30 Esposito, 95 Bastoni.

Allenatore: Antonio Conte.

BORUSSIA DORTMUND: 1 Bürki; 5 Hakimi, 16 Akanji, 15 Hummels, 14 Schulz; 28 Witsel, 33 Weigl; 7 Sancho (82’ 26 Piszczek), 19 Brandt, 23 Hazard (8’ 13 Guerreiro); 10 Götze (64’ 9 Alcacer).

A disposizione: 40 Oelschlagel, 2 Zagadou, 6 Delaney, 8 Dahoud.

Allenatore: Lucien Favre.

Arbitro:  Makkelie (Paesi Bassi). Assistenti: Diks – Steegstra. Quarto Uomo: Blom.  VAR: Kamphuis, assistente Nijhuis.

Note
Spettatori: 
66.009
Ammoniti: Biraghi (I), Skriniar (I), Candreva (I), Hazard (B)
Corner: 6-1
Recupero: 1°T 1’, 2°T 4’.