Milano è grande, non piccola

Icardi, perdono tutti, ma ora voltiamo pagina

Minacce a icardi

La vicenda Icardi è una vicenda dove perdono tutti, al massimo ognuno può dire di aver pareggiato, ma di certo non vinto. Infatti otto mesi fa Icardi era il capitano dell’Inter e l’ottavo marcatore di sempre della storia dell’Inter, oggi va a giocare in una squadra forse più forte, ma che comunque negli ultimi anni non ha mai superato gli ottavi di Champions, sopratutto in un campionato decisamente inferiore di quello italiano. Non vince nemmeno Wanda Nara come procuratrice, un giocatore come Mauro potrebbe guadagnare almeno otto milioni all’anno con i parametri che ci sono oggi, invece a quanto pare guadagnerà meno. Non vince nemmeno l’Inter purtroppo, ne’ Marotta, che cede in prestito con riscatto a 65 milioni un giocatore che potrebbe valere 120, oltre a indebolire la rosa. Non vincono i leoni da tastiera che lo insultano ne’ tanto meno chi lo minaccia sotto casa per motivi che si commentano da soli per chiunque dotato di cervello funzionante.

Permettetemi di dire inoltre che un vero bauscia interista non direbbe mai che “Milano è piccola”, perchè Milano è grande e nerazzurra, e ciò dimostra che chi ha fatto quello striscione non è interista e non è bauscia, tornasse cortesemente in Aspromonte (con tutto il rispetto dell’Aspromonte) o in una grotta in Afghanistan se possibile (con tutto il rispetto dell’Afghanistan). Spiace anche che da parte della società Inter non sia arrivata nemmeno una parola di condanna.

Ma una grande responsabilità ce l’hanno i media e certi giornalisti, che hanno innescato un ossessivo clima d’odio, sopratutto nell’ultima estate, in primavera a san Siro, nel mondo reale, ancora la maggioranza dei tifosi interisti si schierava per una riappacificazione o del tutto per Icardi.

Ora voltiamo pagina, è andata così e la maggioranza dei tifosi interisti non settaria non ne vuole più parlare di questa vicenda che riempie solo i giornali e le estati annoiate dei frustrati, tuffiamoci allora in questa nuova avventura nerazzurra, non senza una certa amarezza però.

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