L’Inter non si Savic

Inter-Lazio finisce 0-1, Milinkovic-Savic al 12′

Lenta e senza gioco, l’Inter cade in casa con la Lazio che vince meritatamente sfiorando più volte il raddoppio

Milinkovic-Savic

Come un concorrente di lascia o raddoppia, mitica trasmissione di Mike Buongiorno degli anni ’50, Spalletti decide di raddoppiare e replicare la mossa di Vecino trequartista sul centrodestra vista nel derby, raddoppiando con Valero sul centrosinistra, i due formano un triangolo offensivo con Keita vertice alto, il modulo è un 4-1-4-1 con Perisic a sinistra, Poli a destra e Brozovic davanti alla difesa. La Lazio nei primi minuti è sorpresa con Milinkovic e Alberto che si fanno prendere alle spalle dai due trequartisti, in realtà l’Inter ha due-tre grosse occasioni (Perisic e Skriniar) sugli sviluppi di clamorose palle perse sopratutto da Luiz Felipe, ma è comunque il pressing alto di Vecino e Valero ad essere efficace, solo che alla prima occasione in cui Milinkovic Savic e Luis Alberto riescono a saltare il primo pressing se ne vanno via in velocità, confezionando l’azione del gol del vantaggio laziale. Siamo al dodicesimo e a questo punto Simone Inzaghi prende le sue contromisure abbassando di dieci metri le stesse due mezz’ale biancocelesti sopracitate. La differenza col derby sta tutta qua, Gattuso ci ha messo 35 minuti a confezionare una contromossa, Inzaghi dodici. Ora la partita è bloccata, la Lazio si chiude, l’Inter attacca sempre a ritmi bassissimi e sempre e solo dalle fasce. Quando i nerazzurri attaccano da destra con D’ambrosio, Vecino e Politano, la Lazio risponde con Leiva e Bastos che scivolano di lato in aiuto a Lulic e Alberto per un quattro contro tre sistematico, lasciando Acerbi solo all’uno contro uno contro Keita. Inzaghi si prende questo rischio calcolato sapendo che Spalletti non attacca mai centralmente e infatti le poche volte che succede Keita è l’unico a creare pericoli e in grado di vincere il duello individuale. La catena di destra della Lazio è più disordinata, Romulo e Milinkovic non sempre difendono bene, Leiva da questa parte scivola meno ad aiutare, Luiz Felipe come detto perde molti palloni in fase d’impostazione, ma alla fine nell’uno contro uno con Perisic se la cava bene. Si chiude il tempo con due parate di Handanovic (una clamorosa su colpo di testa di Bastos) e una di Strakosha su Keita.

Keita, generoso e sacrificato

Nel secondo tempo Spalletti gioca con un unico schema, Keita scivola sul centrosinistra spalle alla porta tenendo lì Luiz Felipe in modo da liberare l’uno contro uno a Perisic contro Romulo e dall’altra parte lasciando il corridoio centrale per gli inserimenti di Vecino e i tagli di Politano, così il senegalese deve smistare per Perisic, che deve crossare per il colpo di testa di Vecino, ma il croato colleziona una serie di mosci cross sul portiere o deviati e non riesce mai a saltare l’uomo. Il tecnico nerazzurro ha finalmente un centravanti che gioca al servizio di Perisic e della squadra e non viceversa e i risultati si vedono. Il nulla assoluto. Solo Politano riesce ad andare al tiro, prendendosi delle libertà e cambiando posizione, ma stasera non trova mai la porta.

Immobile, astuto e tattico

Inzaghi da parte sua conferma la partita del primo tempo, chiusi dietro e ripartenze giudiziose senza mai scoprirsi. Handanovic salva ancora la porta due volte su Caicedo e Immobile. Nella fase centrale del secondo tempo però i meneghini tengono lì i romani, per dieci minuti gli ospiti non riescono più a uscire, poi Spalletti inserisce Candreva al posto di D’ambrosio, la mossa viene letta benissimo da Immobile che si defila sulla sinistra e inizia a puntare l’ex laziale (in imbarazzo nel ruolo di tutto fascia destro), vincendo sempre il duello, conquistando punizioni, rimesse e in questo modo tornando a far respirare e salire la squadra. Così i biancocelesti riescono a portare in porto il risultato senza più sofferenze, se non rischiando di farsi male da soli con un quasi autogol.

Finisce 0-1 con l’Inter che ha fallito un match point per la champions alla luce dei risultati di Roma e Milan e rimette in gioco la Lazio, che ha una partita in meno.

I dirigenti laziali se la godono in tribuna

IL TABELLINO

INTER-LAZIO 0-1
MARCATORI: 
12’ Milinkovic-Savic

INTER (4-1-4-1): 1 Handanovic; 33 D’Ambrosio (81’ 87 Candreva), 37 Skriniar, 23 Miranda, 18 Asamoah; 77 Brozovic;
16 Politano, 8 Vecino, 20 Borja Valero (73’ 14 Nainggolan), 44 Perisic; 11 Keita Balde (83’ 15 Joao Mario). In panchina: 27 Padelli, 5 Gagliardini, 13 Ranocchia, 21 Cedric Soares, 29 Dalbert, 61 Colidio.

Allenatore: Luciano Spalletti

LAZIO 3-5-1-1: 1 Strakosha; 3 Luiz Felipe, 33 Acerbi, 15 Bastos; 27 Romulo, 21 Milinkovic, 6 Leiva, 10 Luis Alberto (66’ 16 Parolo), 19 Lulic (85’ 14 Durmisi); 11 Correa (26’ 20 Caicedo), 17 Immobile. In panchina: 23 Guerrieri, 24 Proto, 7 Berisha, 13 Wallace, 25 Badelj, 26 Radu, 32 Cataldi, 66 Bruno Jordao, 77 Marusic.

Allenatore: Simone Inzaghi

Arbitro: Mazzoleni. Assistenti: Bindoni – Vivenzi. Quarto uomo: Abbattista. Var: Rocchi, assistente Di Liberatore.

Note
Spettatori: 56.348
Ammoniti:
Corner: 12-3
Recupero: 1°T 2’, 2°T 4’.

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