Sarri ancora battuto
Settimana piena per il calcio inglese, riprende la Premier League e si gioca la finale d Coppa di Lega tra Manchester City e Chelsea. Si inizia con una sorpresa, il Tottenham viene sconfitto 2-1 dal modesto Burnley e sembra per gli Spurs allontanarsi definitivamente la possibilità di conquistare il titolo. Vince invece l’Arsenal che così si rimette in piena corsa per la Champions League. Il Big Match è indubbiamente Manchester United-Liverpool e non esageriamo nel dire che il tifo è assordante da ambedue le parti, tenuto conto che le due città sono vicine. I Red Devils mancano di Lingard, anche se in panchina, Martial e Matic, la gara si rivela come al solito molto attesa, si parte con il consueto impegno e intensità, ma senza occasioni di rilievo. Ciò che invece emerge è la serie di infortuni: in meno di mezz’ora son sostituiti Herrera e Mata per lo United e due dei Reds, ma non è finita perché Solkiaer rischia, forse esagerando, facendo comunque entrare Lingard che dopo pochi minuti è però costretto a lasciare il campo. Sono pertanto 5 i giocatori sostituiti nel primo tempo (anche Radhford fatica a giocare!) e la partita non decolla, non ci sono occasioni da gol. Si riprende, il tifo raggiunge livelli ancor più alti, la partita è molto sentita anche perché qui la chiamano il match dell’Inghilterra. Sono i Red Devils, anche se penalizzati dagli infortuni a mostrare grinta, cuore e carattere, non vogliono perdere mentre i Rossi sono deludenti, poco incisivi con l’allenatore Klopp giustamente furioso con i suoi. Una strana situazione quindi perché sono i giocatori più in difficoltà che lottano mentre la capolista, specie in attacco e con Salah inconsistente al punto da essere sostituito, oggi è decisamente apatica. E’ quasi incredibile, con grandi squadre di spicco, che finisca senza alcuna occasione da gol. Il risultato finale è di zero a zero.
Altro piatto forte di giornata è la finale di Coppa di Lega tra Man City e Chelsea, ricordando che due settimane fa è finita 6-0 per i Citizens e si capisce da subito perché Sarri opta per un 4-5-1 con un cosiddetto falso nueve. Hazard, quindi, senza Higuain né Giroud. Possesso palla continuo deciso, invece, da Guardiola, come sempre puntando al giro palla con solo due tocchi. Evidente l’approccio dei Blues schierati in difesa sperando in un contropiede. Ne consegue una gara nel primo tempo a tema unico con una certa sofferenza degli uomini di Sarri, ma l’azione seppur insistita dei Cittadini sembra per ora mancare di dinamica e soprattutto di pericolosità. La ripresa vede da subito ritmi più alti, ma è il Chelsea che si sposta decisamente in avanti mentre il City continua a giocare in orizzontale e in difficoltà. Poi ritorniamo a vedere il mostro Hazard che non solo fa reparto da solo, ma fornisce ben tre occasioni da rete ai compagni. Il confronto è ribaltato con i Blues che dominano e i Citizens che faticano anche a reggere il ritmo. A nostro parere Guardiola sta commettendo l’errore di non cambiare gioco e giocatori e solo a 10′ dalla fine passa al 4-2-3-1, ma è il Chelsea che ha un’altra occasione per vincere meritatamente.
Siamo ai tempi supplementari e i ritmi sono più bassi per la indubbia stanchezza di tutti i giocatori. Sarri fa entrare Higuain e facile pensare che la gara la vuole vincere. Situazione piena di tensione e la conseguenza è che non si registrano emozioni, mentre nel secondo supplementare è il City che ha un’ottima occasione con uno spunto di Sterling che Aguero non riesce a concretizzare. Si va ai rigori con un intermezzo quasi surreale poiché il portiere Kepa, con inizio di crampi, si rifiuta platealmente di essere sostituito e Sarri gli urla tutto il suo disappunto e se ne va fuori dal campo, per poi rientrare. Quasi tutto si risolve, si effettuano i rigori con la tensione a mille. Vince il Manchester City solo all’ultimo penalty tirato con Sterling, finale triste per Sarri che però ha fatto giocare bene i Blues. Vedremo cosa succederà nel suo rapporto con la Società e se potrà proseguire il suo impegno con il Chelsea.