Esonero Spalletti
Inutile continuare con un dead man walking, la storia insegna, servono soluzioni immediate
Molti commentatori hanno notato in queste ore il distacco di Spalletti dalla realtà dell’Inter, il suo commento apatico rispetto al nuovo socio LionRock, la sua indifferenza per l’arrivo di Godin, a noi basterebbe lo sguardo perso nel vuoto immortalato dalle telecamere allo stadio olimpico Grande Torino, lo stesso sguardo di tanti allenatori che abbiamo già visto in questo decennio, preludio di quei tracolli verticali nelle seconde parti di stagioni, in qualche modo precertificati dalle richieste di essere ceduti di ben tre giocatori.
Allora non ci possono essere tramezzamenti, se la società, come traspare da più fonti e parti, ha già in mente di sostituire Spalletti a fine stagione con un altro allenatore, allora che lo faccia subito, senza agonìe, eventualmente scegliendo un traghettatore se il nuovo prescelto sarà disponibile solo a giugno. Se lo spogliatoio fiuta che l’allenatore attuale non sarà lo stesso l’anno prossimo, difficilmente lo seguirà, allora sarà il caos, ammesso che lo stia ancora seguendo considerato che la squadra non solo non segna più, ma non tira nemmeno in porta.
Allora bando alle ciance e lo diciamo anche per il bene di Spalletti, avete sentito bene. I nostri lettori sanno che Spalletti non ci piace, sia sul piano tecnico che caratteriale, ma davvero il rischio è che Spalletti faccia la fine di Mazzarri, cacciato a furor di popolo, sbeffeggiato, deriso e preso a male parole dal popolo interista. Quindi, anche per il suo bene, esonero immediato. Grazie a tutti.