Siamo entrati nel 2019 e tanti auguri a tutti il lettori di Calciointer e della rubrica dedicata alla Premier League che riprende con la giornata numero 2 del girone di ritorno. Come sapete il Liverpool ha creato per la prima volta un solco in classifica nei confronti di Manchester City, Tottenham, Chelsea e Arsenal, ma siamo solo a Gennaio e tutto può succedere
Nel frattempo registriamo una specie di rivoluzione dei risultati da parte del Manchester United al punto che nelle ultime tre gare, con il nuovo allenatore Solkjaer, i Red Devils hanno ottenuto 3 vittorie consecutive, segnando 12 reti e, guarda caso, Paul Pogba è “miracolosamente rinato” con alte prestazioni e 4 gol nelle ultime due partite. Rispettiamo e apprezziamo il lavoro fin qui svolto da Solkjaer, ma penso che ognuno di voi abbia qualche sospetto riguardo all’improvviso rendimento dei giocatori dopo l’esonero di Josè Mourinho. Sapevamo che alcuni di essi hanno vinto scommesse circa i tempi del suo allontanamento, di continui screzi con altri, in primis Pogba, ma simile trasformazione fa proprio pensare ad un vero e proprio boicottaggio e chissà cosa avrà pensato la stessa società. Resta il fatto che lo United era desolato e senza speranze a metà classifica mentre ora è sesto e solo a 3 punti dall’Arsenal. Se qualcuno aveva dei dubbi, su come il rapporto Mourinho- giocatori fosse compromesso, leggiamo la frecciata di Pogba indirizzata proprio all’allenatore portoghese: “Perché vinciamo ora? Cosa è cambiato? Ci siamo resi conto che siamo lo United, dovevamo essere ai vertici del campionato e ora giochiamo da squadra”. Si presenta quindi come salvatore del Manchester United da quell’incapace di Mourinho. Ad ognuno il suo commento, ma chissà se questo eroe avrebbe potuto comportarsi così se ci fosse stato Sir Alex Ferguson, il mitico allenatore dei Red Devils, forse avrebbe ricevuto una scarpa in faccia come successe a Beckham.
Eccoci ora alla seconda di ritorno della Premier League e subito registriamo la ripresa dell’Arsenal dopo la batosta subita dal Liverpool. Vince 4-1 nel derby di Londra contro il Fulham di Ranieri pur con qualche sofferenza. Anche il Tottenham si rilancia, dopo l’imprevista sconfitta in casa con i Wolves, vincendo 0-3 in casa del Cardiff. Continua la serie positiva del Manchester United, 0-2 in casa del Newcastle, e siamo al poker di vittorie con Solkjaer che comincia a dire di non considerarsi un semplice traghettatore e si autocandida come coach anche del prossimo campionato. Inizia male, al contrario, l’anno di Maurizio Sarri, il suo Chelsea pareggia 0-0 contro il Southampton dopo costante dominio e i tifosi dei Blues cominciano a criticarlo al punto da definire il suo gioco Bore Ball/noioso. Nel frattempo, il Chelsea ha ingaggiato il ventenne attaccante-ala destra del Borussia Dortmund Christian Pulisic per 64 milioni di euro, ma rimarrà al club tedesco fino alla fine della stagione. È il più alto costo di trasferimento per un giocatore americano anche se di origini croate. Ma attenzione, l’acquisto di Pulisic potrebbe significare il via libera di Hazard al Real Madrid contrariamente a tutti i proclami di qualche giorno fa del giocatore, ma si sa che durante il periodo di calciomercato si sentono tante bugie o si cambiano opinioni da un giorno all’altro.
Ed eccoci al Big Match della giornata dove si incontrano le squadre prime in classifica ossia Manchester City e Liverpool. La posta in gioco è al massimo per tutti i soggetti coinvolti in particolare i managers Pep Guardiola e Jurgen Klopp. Pensate, una vittoria del Liverpool significherebbe che devono perdere almeno tre delle ultime 17 partite, dopo nessuna sconfitta delle precedenti 21. Non si esagera, pertanto, nell’affermare che la gara di stasera si può definire come la partita dell’anno. Lo stesso dicasi anche per il confronto tra Pep Guardiola, considerato il super vincitore e Jurgen Klopp che spesso viene definito grande allenatore che riceve tanti applausi, ma, come direbbe Mourinho, ha finora zero tituli da mostrare.
Dopo quanto sinora scritto partiamo subito dalla fine: il titolo del campionato ritorna in gara perché il Manchester City ha battuto 2-1 il Liverpool. E diciamo da subito che i Citizens hanno dimostrato sostanza superando i Rossi, in una serata di grande tensione, ritmi altissimi, giocando in modo del tutto diverso rispetto ai loro abituali schemi. Ciò in quanto hanno messo da parte lo stile scegliendo la frenesia e l’intensità sorprendendo così Jurgen Klopp che si aspettava un altro City. Anche l’andamento della partita è stato a favore di Guardiola: Aguero ha portato in vantaggio i Cittadini nel primo tempo, Firmino ha pareggiato nella ripresa, ma Sanè ha firmato la vittoria a poco più di un quarto d’ora dalla fine. Ma il giocatore che ben sintetizza come il City ha giocato con tanta grinta e sostanza è indubbiamente Fernandinho. Bene lo ha descritto la BBc definendolo impressionante e aggiungendo: “Fernandinho ha tenuto un masterclass stasera, così onnipresente che in alcune occasioni sembrava avere un doppio corpo operante in tutte le aree del campo. Era combattivo, un creatore e un cacciatorpediniere“. Così il campionato non è finito, il Liverpool accusa la prima sconfitta, il City è ora a quattro punti dalla vetta. La Premier League ritorna piena di emozioni e attrazioni, come è dall’anno della sua nascita.