Pronti per la 16° giornata di Premier League, ma prima un passo indietro perché c’è stato un turno infrasettimanale con alcuni risultati di rilievo, primo fra tutti la seconda sconfitta del Chelsea, 2-1 in casa dei Lupi, soprannome del modesto Wolverhampton.
Un segnale di sbandamento e di preoccupazione per la squadra allenata da Maurizio Sarri che ora si trova al quarto posto in classifica insieme all’Arsenal e a 10 punti di distacco dal Manchester City, che invece continua la sua marcia al momento trionfale, vincendo a Watford e seguito da Liverpool e Tottenham che si impongono contro Burnley e Southampton. Da segnalare Fulham-Leicester dove Claudio Ranieri, ora allenatore dei Cottagers, ha incontrato la sua ex squadra delle Volpi. Finisce 1-1, ma fa piacere aver sentito i tifosi del Leicester applaudire a lungo il loro ex in ricordo e riconoscimento del grande scudetto conquistato insieme a lui.
Inevitabile pertanto considerare Big Match della giornata Chelsea-Manchester City con i Blues, il cui ritardo appare al momento incolmabile, ma sappiamo da tempo che in Premier nulla è impossibile e siamo solo nel girone di andata. Maurizio Sarri preferisce allora usare toni diplomatici dichiarando che “il titolo non è nella nostra dimensione, il Manchester City è di un’altra categoria, diversa dalla nostra. Noi dobbiamo pensare ad arrivare tra le prime quattro. Devi fare punti ogni partita, io so cosa vuol dire. In Serie A ho perso un campionato con 91 punti”.
Nel frattempo vincono Liverpool, 4 gol in casa del Bournemouth con tripletta di Salah, e Arsenal, 1-0 al Huddersfield con rete di Torreira, mentre lo United travolge 4-1 il Fulham, ed eccoci al Big Match tra i Blues e i Cittadini di Manchester. Una partita molto attesa al punto che ci arriva notizia che i bagarini vendono il posto a mille sterline. Primo tempo che vede i Citizens usare la ragione giocando con decisione, molto stretti e con disciplina impedendo invece ai rivali di usare la ragione specie a centrocampo. Intorno alla mezzora è sempre il City ad avere buone occasioni di segnare nonostante l’assenza di Aguero e De Bruyne. Pensate che a 5′ dalla fine del primo tempo registriamo 60% di possesso palla dei Citizens e nessun tiro in porta dei Blues e quindi lo 0-0 sta stretto agli ospiti Ma al 45′ succede l’incredibile: Willian e Alonso spingono in avanti i Blues e trovano la difesa dei Citizens nettamente sbilanciata consentendo per la prima volta ad Hazard di passare un pallone a Kantè praticamente libero che mette in rete. Insomma City che ha dominato, ma è il Chelsea che segna al primo tiro in porta. La ripresa inizia con il City che sembra accusare il colpo mentre i Blues appaiono tonificati. Guardiola fa entrare Gabriel Jesus e la sua squadra riprende a premere, ma ora sembra usare meno la ragione e addirittura appare frustrata. Il Chelsea, per converso, capisce che la situazione è sempre più controllabile e gioca di rimessa tanto che, a 10′ dalla fine, trova il raddoppio, a seguito di un corner, con David Luiz. Finisce 2-0 per i Blues, i Citizens perdono l’imbattibilità e anche il primato superati dal Liverpool mentre il Chelsea di Sarri ritrova il terzo posto a 8 punti di distacco dai Reds nuovi capolisti.
Così abbiamo la conferma di due concetti che da sempre sono legati al calcio: 1- Questo è il calcio, viene detto in Italia appunto quando una squadra domina, ma alla fine esce sconfitta ( In Inghilterra dicono It’s a fun old game ossia il calcio è un vecchio gioco divertente). 2- per vincere bisogna metterla dentro e/o avere un attaccante che segna. Allora basta, tornando a come si dice da noi, Un tiro,Un gol, ma vinci tu.