Moratti sul rancore, pseudointeristi contro Moratti
L’Italia è una Repubblica fondata sul rancore. Non ci crederete? La conferma arriva dalle reazioni di certi psuedointeristi alle ultime parole di Massimo Moratti, former presidente interista, il quale ha dichiarato improvvido di non nutrire rancore verso la famiglia Agnelli e la Juventus per le vicende di calciopoli
E’ bene chiarire un punto, Massimo Moratti ha puntualizzato e chiarito che calciopoli rimane e non si dimentica, ma ha solo espresso un sentimento di non rancore. Apriti cielo, gli odiatori dei social si sono scatenati, tra insulti, indignazioni da bar sport e addirittura la richiesta di qualche signor Nessuno di sapere a che titolo parla Moratti. A che titolo parla? A che titolo parla? Ma diciamo cinque scudetti, una champions league, una coppa del mondo, una coppa Uefa, quattro coppe Italia e quattro supercoppe italiane, ma magari anche cento miliardi di soldi spesi, ma questa è la fredda e grossolana contabilità, forse invece a qualcuno dà fastidio l’identità che i Moratti hanno dato all’Inter, magari scambiando il nuovo corso Suning con la rivoluzione maoista contro il petroliere capitalista ambrosiano, ma non è così cari psicopatici da tastiera, anzi, il percorso Suning è in continuità con il corso morattiano, con buona pace di Thohir, pronto a farsi da parte.
Ma non c’è da stupirsi, come dicevamo in partenza, l’Italia è una repubblica fondata sul rancore, basta vedere la situazione generale, ma l’Inter, con la sua diversità, fatica a volte a distinguersi, internet livella tutto, mette tutto sullo stesso piano, ma l’interismo è duro a morire. Risulta così facile fare un sondaggio plebiscitario sulla rete, dove si chiede ai tifosi interisti sostanzialmente se odiate la Juve, ma allora così è facile mettere Moratti e il morattismo in minoranza, ma siamo sicuri che i nuovi padroni da riverire approvino?