Cos’è l’Interismo
La vicenda dell’esultanza di Adani e Trevisani al gol di Vecino ha assunto una rilevanza nazionale, in generale il tifo dei due telecronisti (“Handanovic fatti ammonire”, “gli uruguagi hanno le p…”), ha scatenato un dibattito che non può essere derubricato alla solita caciara nazional-popolare tra tifosi, ma allo stesso tempo ha anche acceso alcuni corridoi fuorvianti e pure quella caciara l’ha alimentata eccome
Alcuni interisti ci hanno visto inavvertitamente un’espressione di interismo da difendere a spada tratta (ammesso che un certo stile sia veramente interismo, vedi anche altre considerazioni), molti antinteristi un’espressione di interismo da criticare, ne è scaturito il solito battibecco infantile e imbarazzante da social network, ma la questione è tutt’altra. Inter e Juve non c’entrano assolutamente nulla, abbiamo provato già a spiegarlo qui, ma quello che sembra una spiegazione logica ed elementare può non essere capita da chi è sottosviluppato ed incapace di ogni razionalità e discernimento, perchè viviamo in un paese arretrato dove non c’è solo l’ignoranza, ma anche un’ottusità che si alimenta con la furbizia terra-terra malvagia che tiene l’Italia in uno stato di minorità.
Ma cosa davvero è successo, il punto è che questo paese si divide tra chi pensa che ci debba essere uno strato istituzionale che struttura ogni situazione e chi pensa che tutto debba ridursi al tribalismo. Può sembrare eccessivo e i poveri Adani e Trevisani in fondo c’entrano poco, ma quando non si capisce che una telecronaca deve mantenere un suo spazio istituzionale, ma questo vale sempre, non solo per ieri, anche se ieri si è travalicato e superato ogni limite, allora vuol dire che il primitivismo prevale anche in una squadra da sempre borghese come l’Inter.
Allora noi vediamo che le parole di Cambiasso vengono messe in sordina, quando l’ex centrocampista dell’Inter sottolinea la mentalità vincente di Skriniar che dopo una vittoria in Champions con il Tottenham dichiara di aver giocato male, ed è così che si cresce e si vince, questa è la mentalità vincente, dall’altra parte abbiamo i trevisanisti e gli adanisti, sempre pronti a insultare come “juventini” tutti quei interisti critici, capaci di ragionare con obbiettività e non solo ruminare servilismo e riflessi condizionati.
Per questo tutto ciò assume i connotati di una battaglia identitaria, è giusto chiarire che chi non capisce questo non è interista, chi non capisce che l’esultanza di Adani e Trevisani non c’entra nulla con l’interismo non capisce nulla dell’interismo.