Il Sassuolo arde, l’Inter è arida

Il Sassuolo batte l’Inter 1-0 alla prima di campionato, rigore realizzato da Berardi

L’Inter non ha la condizione fisica per sostenere il pressing alto e una linea difensiva a metà campo che Spalletti gli impone, il Sassuolo può così infilare in profondità i nerazzurri con schemi ben definiti da De Zerbi, nell’Inter regna confusione tattica e condizione atletica inferiore ai neroverdi.

I nerazzurri attaccano come vi avevamo anticipato con il 3-5-1-1 (Handa; D’ambro, De Vrij, Miranda; Politano, Vecino, Brozovic, Asamoah, Dalbert; Lautaro; Icardi), non convince però il passaggio al 4-4-2 in fase difensiva con Asamoah che si deve alzare in pressing sul terzino destro Lirola abbandonando la mattonella di centrosinistra che viene occupata da Duncan e Berardi che spadroneggiano in quella zona del campo con Brozovic e Vecino fuori giri, distanti, in inferiorità numerica contro i tre centrocampisti del Sassuolo e in difficoltà fisica con il croato che pressa malamente alto Manganelli. Anche dal centrosinistra De Zerbi l’ha preparata bene, con Boateng che porta a spasso De Vrij abbassandosi sul centrosinistra lasciando libero lo spazio per gli inserimenti centrali di Di Francesco. Quello del Sassuolo è un albero di natale con Berardi e Di Francesco che lasciano libera la corsia esterna per le discese dei terzini e che si ricompatta bene in difesa, grazie anche alla lentezza della manovra dell’Inter.

Asamoah intervista
Asamoah, da Spalletti sballotato qua e là

Anche i duelli individuali non dicono bene, De Vrij ko con Boateng, Politano in difficoltà con Rogerio, D’ambrosio non pervenuto su Di Francesco, devastati poi a centrocampo Vecino e Brozovic, lasciati però in inferiorità numerica da Spalletti, ma comunque non legano. E non legano coppie e catene, non c’è intesa nella coppia centrale, nella catena di sinistra Dalbert-Asamoah, mentre Lautaro è disposto in verticale con Icardi invece di affiancarlo. Non ci sono duetti, non ci sono giocate di prima, con il passare dei minuti la squadra perde certezze commette anche tanti errori tecnici, su tutti Dalbert, Asamoah, Lautaro, che però conquista molte punizioni.

E’ sullo schema sopra descritto di centrosinistra con Boateng che fa la sponda che il Sassuolo fa male: Prima Handanovic ci mette una pezza, poi altro varco centrale aperto dal movimento di Boateng con De Vrij che abbocca e Di Francesco che si butta dentro, atterrato da Miranda, è rigore. Tira Berardi, Handanovic quasi para, ma è gol. Nei dieci minuti finali del primo tempo l’Inter pur continuando a stentare sembra compattarsi un po’ meglio, sembra che Asamoah ora anche in fase difensiva rimanga a centrocampo, Brozovic cuce un po’ meglio, vedremo nella ripresa se sarà il segnale della riscossa, ma il primo tempo si chiude con il meritato 1-0 per il Sassuolo.

Lirola (S) e Ivan Perisic (D) ANSA/SERENA CAMPANINI

Invece no, le scelte tattiche di Spalletti peggiorano le cose. L’oratore dell’Arno lascia negli spogliatoi Dalbert indicandolo al pubblico ludibrio come caprio espiatoro e inserendo Perisic abbassando Asamoah, ma in questo modo l’equivoco tattico sopra descritto in quella zona del campo rimane immutato, anzi, peggiora ulteriormente, perchè ora l’Inter è fissa sul 4-2-3-1 in tutte e due le fasi, inoltre Perisic non rientra mai lasciando Asamoah in balìa delle scorribande di Duncan (che col passare del tempo diventa quasi euforico nelle giocate) e Berardi, con Brozovic che non raddoppia quasi mai e Miranda costretto a uscire. Di contro in fase offensiva la presenza di Perisic permette di calcare un po’ di più sulla fascia trovando l’intesa con Asamoah.

Sull’altro lato non cambia nulla, Boateng continua ad incastrare con Di Francesco, mentre Politano sale un po’ più di tono nel duello con Rogerio.

E così il copione rimane immutato, un pressing fiacco e squilibrato che il Sassuolo scavalca con un efficace e ficcante palleggio senza quasi mai perdere palla, una volta forse, ma siamo al 60′. Anzi, palo di Boateng, Handanovic ancora di piedi, ma era fuorigioco, per l’Inter Perisic mette qualche buon cross, ma Icardi non trova la mira e nemmeno Politano. Inutili anche gli ingressi di Keita e il tardivo inserimento di Karamoh, la gara si chiude sull’uno a zero per il Sassuolo.

Detto degli aspetti tattici e fisici, degli errori di Spalletti, la squadra è apparsa anche poco convinta, in netto contrasto con il fuoco vivo che attraversava i giocatori di casa, in particolare gli “interisti” Duncan e Berardi, ma anche con un piano ben definito e impresso in testa, i nerazzurri invece sembravano non crederci, quasi scettici nelle giocate e nei movimenti, a dire il vero molto pochi.

 

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