Inter, novità stagione 2018/19, Idee e uomini giusti per l’Inter
Amici, benritrovati! Rieccoci dopo la pausa estiva e pronti a ricominciare. Ci aspetta una grande estate nerazzurra da vivere insieme. Ci siamo fermati nel momento giusto, in un momento di stasi, pronti a rientrare quando esplodono i primi colpi di mercato. Ieri è arrivato Nainggolan, domani il centrocampista verrà presentato ufficialmente, oggi l’esposizione della seconda maglia, sarà un’estate caldissima e abbiamo tante idee e progetti in mente, scopriamo quali
In questi anni spesso abbiamo assunto dei punti di vista in totale solitaria su internet, ma alla lunga la maggioranza dei tifosi interisti sono venuti dalla nostra parte.
Fummo i primi e l’unico sito interista in rete a dire fin da subito che Mazzarri non era idoneo ad allenare l’Inter, alla fine divenne l’opinione comune di tutti gli interisti (Leggi cosa dicemmo il primo giorno di Mazzarri). Durante lo scontro Thohir-Mancini nell’estate 2016 fummo gli unici a schierarci con Mancini sostenendo che Thohir non aveva intenzioni serie, mesi dopo l’indonesiano svelava il suo disimpegno e molti interisti rimpiangevano Mancini con la società nel caos più totale. L’estate scorsa siamo stati tra i pochi a individuare nelle imposizioni del governo cinese la vera causa dello stop alle spese di Suning, mentre molti imputavano al fair play finanziario o alla “tirchieria” dei cinesi l’impasse che si era determinata. Ieri l’ex dirigente dell’Inter Sabatini in una intervista ha svelato che i motivi del blocco erano infatti proprio politici. (Leggi quando già un anno fa parlavamo del governo cinese)
Oggi ci troviamo di fronte a nuove sfide per l’Inter e il nostro portale. Il calcio, come ogni aspetto della vita, è sempre più attraversato da internet e internet a sua volta è sempre più dominato dai social networks, che con la loro struttura egualitarista favoriscono le semplificazioni, il manicheismo, mettono sullo stesso piano la stupidità e l’intelligenza alimentando una nuova cultura neoconformistica.
Il caso dell’Inter è particolare e ancora più soggetto a questo fenomeno di volgarizzazione. Siamo infatti nel caso di una proprietà e un gruppo dirigente silenzioso e poco mediatico, dalla linea nebulosa e poco chiara, mentre dall’altra parte tesserati come allenatore, alcuni giocatori e agenti dei giocatori nerazzurri sono iperattivi sui social, dettano la linea, spostano opinioni e masse di tifosi con utilizzo di slogan e strategìe aggressivamente demagogiche, talvolta ai limiti del bullismo, tutte dettate al proprio tornaconto personale e ad acquisire spazi di potere all’interno dell’Inter.
L’arrivo di Nainggolan pone ancora di più l’accento su questo aspetto. Non è vero che un giocatore deve essere giudicato solo per quello che fa in campo (che comunque non sempre è irreprensibile dal punto di vista disciplinare) e non si tratta di un moralismo d’altri tempi, anzi è più attuale oggi che ieri, dal momento che i calciatori sono sempre più personaggi pubblici, con un profilo social, testimonial pubblicitari, promoter di look e nuove estetiche, che esprimono sempre più liberamente opinioni, anche politiche, sono idoli e modelli per i più giovani molto più che in passato, lanciano messaggi, sono mediatici e quindi anche le loro parole, i loro comportamenti extra-calcistici vanno liberamente valutati. Su questo tema e sull’idea che circola di fare del belga-indonesiano l’uomo simbolo del Biscione, che da sempre ha una storia, una tradizione e uno stile particolare che poco si addice allo street-style e al turpiloquio, ci torneremo con tutte le nostre perplessità, così come nella prossima stagione affronteremo sempre più questi temi, approfondendoli. Non creeremo una nuova sezione nel sito, ma ne parleremo in “Mondo Inter”, convinti che l’Inter sia un mondo, o meglio una comunità, con i suoi valori e le sue impronte, da non confondere con la setta o il gruppettarismo.
Intanto vi annunciamo che da settembre apriremo anche un profilo Instagram, dove troverete principalmente le nostre foto originali fatte a San Siro. Per il momento ci fermiamo qui, e ora via all’estate nerazzurra!
Il titolo di questo articolo, “l’anno che verrà”, si rifà ad una canzone di Lucio Dalla del 1979, meglio conosciuta come “caro amico ti scrivo”, che era l’incipit del testo. Nel clima plumbeo degli anni di piombo, dove ognuno si asseragliava nei propri recinti ideologici, questa canzone è un invito a uscire, ma anche a vivere i momenti più che i fini, il tragitto più che la causa, è anche un inno alla libertà sessuale, cosa che oggi apparirebbe scontato o quasi conformistico, oltre che ormai dentro certi schemi politici, ma allora era un atto di grande coraggio. Ecco il testo, più che mai attuale:
Caro amico ti scrivo
Così mi distraggo un po’
E siccome sei molto lontano
Più forte ti scriveròDa quando sei partito
C’è una grossa novità
L’anno vecchio è finito ormai
Ma qualcosa ancora qui non vaSi esce poco la sera
Compreso quando è festa
E c’è chi ha messo dei sacchi di sabbia vicino alla finestra
E si sta senza parlare per intere settimane
E a quelli che hanno niente da dire del tempo ne rimaneMa la televisione ha detto che il nuovo anno
Porterà una trasformazione
E tutti quanti stiamo già aspettando
Sarà tre volte Natale e festa tutto il giorno
Ogni Cristo scenderà dalla croce
E anche gli uccelli faranno ritornoCi sarà da mangiare e luce tutto l’anno
Anche i muti potranno parlare
Mentre i sordi già lo fannoE si farà l’amore ognuno come gli va
Anche i preti potranno sposarsi
Ma soltanto a un a certa età
E senza grandi disturbi qualcuno sparirà
Saranno forse i troppi furbi
E i cretini di ogni etàVedi caro amico cosa ti scrivo e ti dico
E come sono contento di essere qui in questo momento
Vedi, vedi, vedi, vedi
Vedi caro amico cosa si deve inventare
Per poter riderci sopra
Per continuare a sperareE se quest’anno poi passasse in un istante
Vedi amico mio come diventa importante
Che in questo istante ci sia anch’ioL’anno che sta arrivando tra un anno passerà
Io mi sto preparando
È questa la novità
Compositori: Lucio DallaTesto di L’anno che verrà © Universal Music Publishing Group